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Città di:
EDOLO
Informazioni Turistiche
Edolo, tra i principali centri della Valle Camonica, si trova a 700 msl. di altitudine, all’estremità settentrionale della provincia di Brescia, quasi al confine con le province di Sondrio e Trento. Costituisce una cerniera tra territori diversi: il passo dell’Aprica e la Valtellina, i quali si raggiungono in una quindicina di km, mentre Ponte di Legno ed il Tonale distano poco di più e rappresentano la “porta” verso il Trentino. Edolo, adagiata alla confluenza dell’Oglio e Ogliolo, è ancora oggi crocevia di antichi percorsi che portano ad alcuni noti passi alpini: il Passo Tonale, il Passo del Mortirolo ed il Passo Gavia.
Incastonato in una corona di monti, l’abitato gode di un piacevole paesaggio alpino. Grazie alla conformazione del territorio, è possibile scoprire una vasta rete di sentieri, mulattiere e percorsi escursionistici per tutti i gusti; non mancano entusiasmanti percorsi in bici, su strada o mountain-bike. Gran parte del territorio circostante è salvaguardato attraverso l’istituzione di parchi naturali: il Parco dell’Adamello ed il Parco Nazionale dello Stelvio.
Edolo ospita anche il polo Universitario della sede distaccata dell’Università Statale di Milano della Facoltà di Agraria, con il corso di laurea in valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano.
Gastronomia
Della gastronomia locale fanno parte numerosi prodotti legati alla tradizione. La cucina di montagna qui si distingue per l’utilizzo di materie prime biologiche e a Km zero come per esempio salumi, formaggi e burro nostrani. Marmellate casalinghe e dolci preparati da mani che custodiscono “vecchi saperi e sapori”. La farina di grano ci porta nel piatto la “polenta” solitamente accompagnata da salmì (carne di cervo) e strinù (salamella alla brace). Altre farine arricchiscono l’offerta culinaria, come quella di castagne e quella di segale, coltivata e macinata nei paesi limitrofi e protagonista di numerosi progetti. Da qualche anno ormai si può aderire a manifestazioni sul Pane di Segale, la tipica ciambella, che uniscono la comunità.
Bevande
Era il 1920 quando i F.lli Tevini, misero per la prima volta a macerare a freddo in grossi tini di legno 15 rare erbe selezionate del gruppo dell’Adamello, confezionando così questa antica ricetta che viene tramandata da 4 generazioni. Lo scorrere del tempo e le lavorazioni manuali plasmano gusto e carattere di questo amaro. L’Elixir Noreas cento anni può essere gustato dall’aperitivo al dopo cena, liscio o con ghiaccio. L’antico slogan che ha accompagnato la storia di questo grande amaro recita “Mala digestio, nulla felicitas”.
Inoltre, da un recente progetto nato dalla passione per il territorio di alcuni ragazzi, nasce Idòl, un vino bianco, prodotto grazie al recupero di vigneti resistenti in loco. Questo vino di montagna è caratterizzato da una grande complessità, aromaticità e sapidità, freschezza e grande bevibilità.
Punti di interesse
Il paese conserva, nel suo cuore più antico, un aspetto nobile e suggestivo, con esempi di strutture medievali e dimore signorili ne è un esempio Casa Zuelli, lungo la via storica Cesare Battisti. Ancora oggi si possono scoprire costruzioni prestigiose e numerosi manufatti di alto livello, tra cui portali di marmo e granito, finestre, balconi, ringhiere, inferriate e cancelli lavorati con abilità e maestria.
Due sono le principali chiese, ricche di arte e storia all’interno delle quali si possono ammirare numerosi affreschi e dipinti: la Pieve di Santa Maria Nascente e la Chiesa di San Giovanni Battista.
Per quanto riguarda la Chiesa parrocchiale, fin dal IX secolo detta “la madre di tutte le chiese”, di grande pregio artistico segnaliamo la facciata principale oltre alle navate, ai tre altari e al pulpito in legno.
Gli affreschi cinquecenteschi che ospita la Chiesa di S. Giovanni Battista che sorge nell’omonima piazza, rappresentano un patrimonio artistico di rilievo per il paese, firmati dal pittore Girolamo da Romano detto il Romanino.
A Edolo si trovano anche dei piccoli musei: Il museo Battaglione Edolo, dedicato alla storia degli alpini; il museo del trenino, una riproduzione plastica della linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo; il MuSa, sull’arte sacra. È possibile inoltre visitare l’interno della centrale idroelettrica di proprietà dell’Enel e scoprire il funzionamento di uno dei principali impianti d’Europa.
La morfologia del territorio del comune di Edolo ha permesso la nascita di diversi rifugi alpini: Rifugio Malga Stain 1832 m., Rifugio Mola 1702 m., Rifugio S. Occhi all’Aviolo 1930 m., Rifugio Garibaldi 2548 m..
Vale la pena segnalare alcuni sentieri che attraversano il territorio: il Sentiero numero 1, Alta Via dell’Adamello; la Via valeriana e il Cammino di Carlo Magno, percorsi pedemontani recentemente ritracciati.
Anche Edolo ha la sua panchina gigante rossa, la numero 76 all’interno del progetto “Big Bench”, situata nel borgo di Mù, che garantisce una piacevole vista sul panorama circostante.
APRICA
Informazioni Turistiche
Aprica si trova nel cuore delle Alpi, tra la Valtellina e la Valcamonica. E’ una destinazione di montagna ideale per famiglie con numerose attività nella natura sia in estate che in inverno. Durante l’estate i must sono il trekking e il ciclismo. Per gli appassionati di ciclismo su strada Aprica è uno dei passi alpini imperdibili (spesso protagonista del Giro d’Italia) insieme al Mortirolo e al Passo di S. Cristina. Gli amanti della mountain bike possono godere dei percorsi che si snodano nel Parco delle Orobie Valtellinesi. E poi ci sono il golf, la pesca sportiva, il tiro con l’arco, il tennis, l’equitazione e molto altro. In inverno lo sci è protagonista in Aprica con oltre 50 km di piste: da quelle più impegnative a quelle per i bambini. Aprica offre anche esperienze di sci notturno grazie alla recente apertura della super panoramica del Baradello, la pista illuminata più lunga d’Europa! Non mancano gli itinerari con le ciaspole così come le piste per lo sci di fondo.
Gastronomia
Ad Aprica e in Valtellina si possono degustare eccellenze agroalimentari che negli anni hanno ottenuto il riconoscimento di prodotti DOP e IGP e sono tutelati dai marchi europei di origine. I formaggi, i vini, la bresaola, le mele e i pizzoccheri sono il frutto di un ambiente in cui, dal fondovalle alle vette e ai ghiacciai, si susseguono vigneti terrazzati, campi coltivati, meleti, boschi e alpeggi. Questa ricchezza di ambienti e una lunga e sapiente tradizione locale legata all’agricoltura e all’allevamento ci regalano i pregiati prodotti enogastronomici che non mancano mai sulle tavole valtellinesi. I piatti della tradizione valtellinese sono l’esempio perfetto di come la sua gente si sia adattata a un territorio difficile che offre una varietà di risorse incomparabile. La Valtellina è conosciuta nel mondo per i suoi pizzoccheri. È un primo piatto che racchiude il gusto autentico della Valtellina. Pasta fresca di grano saraceno, patate, cavoli, formaggio e burro di malga sono gli ingredienti principali. Lo Sciatt è il lato divertente della cucina valtellinese per via della forma, che dà il nome a questo piatto. Queste frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio vengono solitamente servite su un letto di insalata. Questi deliziosi bocconcini hanno la forma di rospi, da qui il nome sciatt (“rospo” in dialetto valtellinese). E, naturalmente, non puoi dimenticare i dessert! Il dolce tradizionale di Aprica si chiama panvì, che consiste in fette di pane di segale tostate nel burro e cosparse di vino rosso e zucchero.
Bevande
Il connubio tra la Valtellina e la produzione di vino ha origini antiche che hanno modellato inconfondibilmente il paesaggio. Infatti, gli oltre 2.500 chilometri di muretti a secco scolpiscono il territorio creando 850 ettari di vigne e dando vita alla più grande area terrazzata di Italia lungo i circa 50 chilometri che vanno da Morbegno a Tirano. Indiscusso padrone di casa è il Nebbiolo delle Alpi qui chiamato Chiavennasca, che dà vita a vini eleganti nelle sue tre declinazioni principali: il Rosso di Valtellina DOC, il Valtellina Superiore DOCG e lo Sforzato di Valtellina DOCG. Il Rosso di Valtellina è un vino ideale per primi e secondi. Il Valtellina Superiore DOCG ha 5 sottozone che danno ai vini caratteri differenti: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella. Prodotto nelle zone più soleggiate e invecchiato per almeno 12 mesi in botti di rovere, è ideale nell’accompagnare piatti importanti della tradizione valtellinese come i pizzoccheri. Infine, lo Sforzato di Valtellina è il primo passito rosso secco italiano al quale è stata riconosciuta la nomenclatura DOCG. Si tratta di un vino importante realizzato attraverso un’attenta selezione delle uve e un procedimento di asciugatura che porta il chicco a perdere almeno il 40% del proprio peso. Solo dopo almeno 20 mesi di invecchiamento questo prodotto raggiunge una gradazione alcolica minima di 14% ed è pronto per essere gustato. Un soggiorno in Valtellina non può prescindere da una visita in cantina e in vigna, per scoprire cosa si nasconde dietro ogni calice di buon vino valtellinese ed una piacevole degustazione.
Punti di interesse
Una skiarea molto varia quella di Aprica e Corteno: ogni genere di piste da sci, dalle azzurre alle nere per soddisfare tutti, dai principianti agli sciatori più esperti. Direttamente in paese si trova la zona Campetti, paradiso dei bambini che si avvicinano allo sci per la prima volta. E poi si sale fino a 2300m, in Valletta, cuore del Palabione, da dove si domina tutto il paese. Gli sciatori più preparati si mettono alla prova tra piste rosse e nere, come il “Pistone” della Magnolta mentre chi si vuole godere il panorama, senza troppo impegno, si diverte sulla Superpanoramica di oltre 6 km del Baradello. Piste per tutti i palati, divertimento per grandi e piccoli e ovviamente ristori e solarium per rilassarsi a fine pista. Sia per la disposizione a sud che per l’innevamento programmato sulla quasi totalità del comprensorio, Aprica gode di una stagione sciistica lunga, stabile e con condizioni della neve invidiabili.
Aprica e la media Valtellina offrono parecchi spunti per gli amanti della bicicletta. Percorsi con diverse difficoltà, considerando lunghezza e dislivello, permettono di visitare paesi e borghi storici, che regalano sorprese inaspettate. Il sentiero Valtellina, che costeggia il fiume Adda e attraversa i frutteti, offre panorami mozzafiato in tutte le stagioni. Per i biker più allenati, le “grandi salite” rese famose dai passaggi del Giro d’Italia sono sulla porta di casa. Mortirolo, Gavia, Stelvio e S. Cristina e il passo Aprica stesso, più volte tappa della competizione, non hanno bisogno di presentazioni: legati ai grandi nomi del ciclismo mondiale, e ricordati per le imprese di Marco Pantani, offrono esperienze indimenticabili agli appassionati, anche quelli che preferiscono la pedalata assistita.
Aprica offre agli appassionati di MTB un territorio ricco di sentieri, strade bianche, strade militari che attraversano malghe ed alpeggi e uniscono ristori e rifugi in quota, consentendo escursioni in bicicletta con punti attrezzati per la sosta. Tracciati per famiglie o più tecnici per bikers esperti, ideali anche per cimentarsi con le più comode e-bike.
Ad Aprica vi aspettano oltre 200 chilometri di sentieri e itinerari di montagna che potete percorrere in massima sicurezza godendo nel contempo di panorami mozzafiato. Ci sono percorsi semplici, adatti a tutti, che attraversano zone naturalistiche molto interessanti come la Riserva Naturale di Pian di Gembro o la Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio con la Val Brandet e la Valle di Campovecchio.
L’Osservatorio Eco-faunistico Alpino di Aprica, ideato e diretto dal biologo naturalista Bernardo Pedroni, è una vasta area di oltre 25 ettari all’interno della quale si snoda un itinerario didattico e naturalistico attrezzato. Si ha l’opportunità di conoscere la natura e osservare da vicino alcune specie animali e vegetali presenti nel Parco delle Orobie Valtellinesi.