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Città di:
LVF (SAN PAOLO D'ARGON)
Panoramica
Sorge ai piedi dell’omonimo colle, alle propaggini del monte Misma e dista 10km da Bergamo. Abitata fin dai bassi tempi dei romani. Il nome “Buzone “ lo ritroviamo nello statuto del 1263 e “Buzzone “ in quello del 1537. Nel 1929 viene unito ai comuni di Cenate Sopra e Sotto per formare un unico comune denominato Cenate d’Argon.
Nel 1947 i tre comuni tornano ad essere autonomi con le attuali denominazioni.
Attività su mobilità ecosostenibili: percorso vita lungo il Colle Argon e sentiero della luna all’interno del PLIS delle Valli d’Argon, Oasi del Seniga.
In tavola
Piatti tipici della cucina Bergamasca (casoncelli – polenta e coniglio, polenta e osei, ecc.
Vini
Ricca di vigneti e di importanti cantine quali la Cantina Sociale Bergamasca e altre aziende con vini Tipici della Val Calepio.
Luoghi di interesse
San Paolo d’Argon possiede un complesso artistico monumentale di notevole valore, che è stato definito la “Certosa Bergamasca” e la sua chiesa parrocchiale la più bella chiesa barocca bergamasca che sorge a fianco del Monastero benedettino cluniacense, recentemente ristrutturato. Altri monumenti sono : Cappella di Santa Maria in Argon, posta sull’omonimo colle, oltre alle cappelle di San Pietro delle Passere e di San Lorenzo.
BERGAMO
Panoramica
In molti la chiamano «Città dei Mille» per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi che presero parte alla spedizione guidata da Giuseppe Garibaldi, ma Bergamo viene più spesso ricordata per una parte iconica della sua costruzione: Città Alta.
Infatti, se si pensa a Bergamo si pensa alla parte più alta e anche la più antica della città, dove, ai suoi piedi, è cresciuta quella città moderna e operosa che tutti conoscono. Città Alta è protetta dalle Mura Venete, le fortificazioni della Repubblica di Venezia che custodiscono le abitazioni e i monumenti di Bergamo alta dal 1588 e che si snodano per oltre cinque chilometri: un monumento diventato Patrimonio UNESCO dal luglio 2017. Per i bergamaschi rappresentano un luogo di valore, uno spazio ideale per una passeggiata la domenica mattina o una corsa con la vista sulla pianura Padana.
La città, infatti, si trova in territorio pedemontano, laddove l’alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle Prealpi Bergamasche, nasce l’abitato insediato a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio che scendono dalle due principali valli della provincia: rispettivamente la Val Brembana e la Val Seriana.
Lasciando l’auto nella Bergamo più moderna, cosiddetta “bassa”, caratterizzata da negozi e uffici, è possibile raggiungere Città Alta con la funicolare del 1887: una cremagliera a fune che dal centro attraversa la cinta muraria e arriva direttamente in Piazza del Mercato del Fieno. Da qui è possibile passeggiare lungo la via principale, Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, dalla quale si snodano numerose stradine e piccole vie dove è possibile perdersi per scoprire tutte le bellezze nascoste di Bergamo Alta.
Gastronomia
La città di Bergamo è un piccolo gioiello caratterizzato da molte eccellenze: infatti, oltre alla storia e all’arte, la città può essere vissuta anche per il piacere del palato: una lunga tradizione enogastronomica tutta da scoprire l’ha resa “città creativa per la cucina” grazie alle prelibatezze presenti sul territorio.
In qualsiasi ristorante tipico di Bergamo troverete i casoncelli, il piatto con il classico raviolo bergamasco dalla forma allungata, ripieno di carne e solitamente condito con burro e salvia. E che dire della polenta fatta con farina di mais e farina di grano saraceno, che diventa polenta taragna quando le viene aggiunta il Branzi – il formaggio tipico della Val Brembana. Senza rubare spazio ai salumi e in particolare al salame di Bergamo, la provincia è terra di alpeggi e greggi, dove nel corso dei secoli si sono affinate le tecniche casearie, tanto che oggi sono ben 9 i formaggi bergamaschi che hanno ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP): con 150 alpeggi attivi, quella bergamasca è al primo posto tra le province in Italia. Tra i formaggi tipici sono rinomati il Branzi, il Bitto, lo Stracchino, l’Agrì di Valtorta, e da poco può fregiarsi del prestigioso marchio anche lo “Strachitunt”, un antichissimo formaggio risalente al 1380 che si è salvato, salendo a fama internazionale, grazie alla tenacia di pochi allevatori e produttori della Val Taleggio. Bergamo è anche la culla della ricetta, nel 1961, del famosissimo gelato alla Stracciatella, che ha preso vita nella storica pasticceria La Marianna in Città Alta.
Considerato una perla della produzione enologica bergamasca, il Moscato di Scanzo è l’unico vino sul territorio bergamasco a vantare la Denominazione di Origine Certificata Garantita (DOCG) più piccola d’Italia per via della sua produzione in un antico vitigno coltivato quasi esclusivamente sulle colline di Scanzorosciate. Un legame col territorio talmente stretto da indicare con il nome del luogo anche la sua varietà di uva. Si tratta di un vino dalla storia antica, risalente ai romani e alle popolazioni di Celti. A mezz’ora di strada da Bergamo città, situata sotto il Lago d’Iseo, si trova la Franciacorta, la località lombarda più celebre per la sua storia e produzione vinicola. La coltivazione della vite è una costante della Franciacorta fin dall’epoca romana, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e dei suoi terreni. Il nome “Franciacorta” ha un’etimologia incerta con varie storie che ne giustificano l’origine, ma il termine “Cantine Franciacorta” è diventato sinonimo in tutto il mondo del medesimo spumante DOCG prodotto nei numerosi vigneti della zona. Ultima, non certo per importanza, la zona geografica della DOC Valcalepio che comprende un territorio nell’area collinare a nord-ovest della città di Bergamo e a est dal lago d’Iseo. Oggi i vini Valcalepio sono gli astri nascenti nelle migliori enoteche internazionali ma la qualità vitivinicola della zona era già nota a Plinio il Vecchio che racconta come in questo territorio la coltivazione della vite fosse molto sviluppata e di ottimo livello.
Punti d'interesse
La città di Bergamo conta numerosi monumenti, a partire dall’iconica Piazza Vecchia che ospita la Fontana Contarini appena ristrutturata, la Biblioteca Angelo Maj, il Palazzo della Ragione, la Torre Civica che i bergamaschi chiamano più semplicemente ‘Campanone’ e che ogni sera alle 22 puntuali scocca cento colpi a tenere viva la tradizione medievale dell’avviso della chiusura delle quattro porte d’accesso a Città Alta.
Se capita di venire a Bergamo, non bisogna dimenticare che dietro il Palazzo della Ragione c’è la Basilica di Santa Maria Maggiore con la Cappella del Colleoni e Piazza Duomo, una meraviglia romanico-lombarda dall’interno barocco con gli intarsi lignei, raffiguranti scene bibliche, realizzati da Lorenzo Lotto. A questo si aggiunga un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa, tra le tante sue bellezze, ospita anche la tomba del musicista Gaetano Donizzetti che a Bergamo ebbe i natali nel 1797 e al quale è stato intitolato il principale teatro cittadino.
E se scendete a piedi da Città Alta dalle sue molteplici vie e i suoi numerosi scorlazzini (le tipiche scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città) è imperdibile una visita all’Accademia Carrara, una delle principali pinacoteche italiane, che da più di duecento anni raccoglie opere d’arte dei più grandi pittori come Lotto, Botticelli, Tiziano, Palma il Vecchio, Canaletto, Hayez e molti altri, arrivando a possederne più di 1.800 meraviglie. Dalla parte opposta ecco la GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea: perché Bergamo ha anche saputo cogliere i nuovi venti dell’attualità artistica.
La parte bassa della città presenta una particolare conformazione urbanistica: nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che, scendendo dai colli, portavano al piano: Borgo Canale, Borgo Sant’Alessandro, Borgo San Leonardo, Borgo Pignolo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina, Borgo Sant’Antonio e Borgo Palazzo. Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che è il centro della città, nel quale si trovano le sedi istituzionali come il Comune, la Prefettura, la Provincia e l’ufficio postale centrale. L’arteria principale di Bergamo bassa è viale Papa Giovanni XXIII – già viale Roma – che va dalla stazione della città a Porta Nuova. Adiacente a questo inizia il Sentierone, il viale pavimentato che recentemente ha subito un remake stilistico ma che nei secoli scorsi era la stazione delle carrozze trainate da cavalli, oggi è considerato il salotto bene della città. Sul Sentierone si affacciano anche il già citato Teatro Gaetano Donizzetti e la chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, officiata dai padri Domenicani, che conserva la tavola di Lorenzo Lotto detta Pala Martinengo.
Bergamo è questa, da una parte una città ricca di storia, cultura, memoria e tradizione che convive serenamente con modernità e urbanizzazione dall’altra.