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Città di:
Tirano
Panoramica
Posta nel cuore delle Alpi, al confine tra Italia e Svizzera, da sempre Tirano è un naturale crocevia di popoli e culture, mercanti e viaggiatori. Qui si incontrano storia e natura, arte e sapere. Ecco perché Tirano resta nella mente e nel cuore di chi la visita, anche per un solo giorno. A Tirano scoprirete il più importante esempio di Rinascimento valtellinese, l’imponente Basilica della Madonna di Tirano.
Passeggiando tra i loggiati e i giardini dei palazzi nobiliari del centro storico, raggiungerete Palazzo Salis, dove potrete ammirare le sue splendide sale affrescate. Di Porta in Porta, sotto le mura quattrocentesche, passeggerete con Ludovico Sforza e Leonardo da Vinci.
Tirano è l’ideale punto di partenza per passeggiate ed escursioni, a piedi o in bicicletta, immersi nella natura, tra i vigneti a terrazzi o le suggestive frazioni, affrontando il Passo del Mortirolo o costeggiando l’Adda.
Dal 2008 Città Slow e storicamente Città del Vino, Tirano è punto di arrivo e di partenza di uno tra i più affascinanti e ammirati patrimoni Unesco: il Trenino Rosso del Bernina.
Gastronomia
A Tirano, “buono e vicino” è un’esperienza del tutto naturale. Di gusto in gusto, di produttore in produttore, il territorio offre un trionfo di sapori. Sono da provare le mele di Valtellina, acquistabili dai molti piccoli produttori della zona, così come il miele e le confetture. Da gustare con i vini valtellinesi ci sono la bresaola e i celeberrimi pizzoccheri. Ma il piatto che da secoli, a Tirano, gestisce l’accoglienza e ne rallegra la convivialità sono i Chisciöi, frittelle a base di grano saraceno e formaggio filante. Prima di concludere il pasto, poi, sono da assaggiare i formaggi locali, tra cui spiccano il Bitto DOP e il Casera DOP.
Bevande
Tirano, come la Valtellina, è sinonimo di vini rossi dalla spiccata personalità. Tra Tirano, Villa, e Bianzone si aprono le porte di alcune tra le più note Case Vinicole Valtellinesi, dove è possibile degustare e acquistare vini come Sassella, Inferno, Grumello e Valgella, perfetti rappresentanti dell’enologia locale. Su tutti, è da segnalare lo Sforzato DOCG, un vino rosso superbamente concentrato nel gusto e nei profumi che dopo un lungo invecchiamento diventa piacere assoluto.
Punti di interesse
La Rinascimentale Basilica Madonna di Tirano
Tra le bellezze artistiche di Tirano spicca la Basilica di Madonna di Tirano, che racchiude le radici e il passato del territorio, da sempre meta di fedeli provenienti da tutta Europa. Il Santuario rappresenta, in tutta la sua bellezza artistica, il più importante esempio di Rinascimento in Valtellina. L’interno, a pianta a croce latina a tre navate ciascuna divisa in tre campate dalla volta a crociera, custodisce con cura numerosi stucchi e sculture. Di alto pregio è il meraviglioso organo, una preziosa monumentale opera di intaglio iniziata nel 1608 dal bresciano Giuseppe Bulgarini e completata, per quanto riguarda i tre pannelli posti sul parapetto dell’organo, dal milanese G.B. Salmoiraghi.
Il sontuoso Palazzo Salis
Nel cuore del centro storico di Tirano si erge Palazzo Salis una splendida e antica dimora, costruita tra il 1630 e il 1690, che per molti secoli fu la dimora dei Conti Sertoli Salis, governatori e podestà grigioni della Valtellina, che ancora oggi ne posseggono la proprietà.
Le sue dieci sale splendidamente affrescate, sono state un punto d’incontro del potere politico in Valtellina tra il XVII e il XVIII secolo e oggi, dopo numerosi restauri, Palazzo Salis è tornato al suo pieno splendore. Esternamente presenta una facciata di stile tardo-cinquecentesco, fiancheggiata da due torri, con un portale centrale barocco realizzato sul disegno de “il Vignola”.
Il Trenino Rosso del Bernina: Patrimonio Unesco
Nel cuore di Tirano, a pochi passi dalla Basilica di Madonna di Tirano, parte il Trenino Rosso del Bernina, non un semplice collegamento tra Italia e Svizzera ma una vera e propria esperienza di viaggio fuori porta alla scoperta di paesaggi unici, panorami mozzafiato dalla natura incontaminata, affascinanti luoghi ricchi di storia, cultura e tradizione. Capolavoro di ingegneria e architettura dell’inizio del ‘900 è iscritto dal 2008, insieme alla tratta dell’Albula, nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Il Trenino Rosso è attivo tutto l’anno: in inverno tra i suggestivi paesaggi innevati; in estate con anche la possibilità di usufruire di carrozze aperte cabrio che regalano ai viaggiatori la possibilità di “respirare” a pieni polmoni l’aria fresca e salubre delle Alpi; in primavera tra giardini e campi in fiore e qualche rara e tardiva nevicata; in autunno tra panorami che presentano sfumature che spaziano dall’arancio acceso, al giallo, fino al rosso, quasi come fossero in un quadro.
Livigno (Mottolino)
Panoramica
Una valle lunga più di 22km e ad un’altezza 1.816 metri: qui si trova Livigno (il cui nome deriva probabilmente dal termine tardo latino labineus, “luogo soggetto a valanghe”): un paradiso montano, sia in estate che in inverno, protetto dalle Alpi italiane. Una destinazione lifestyle che ogni anno viene scelta da italiani e turisti internazionali per trascorrere le proprie vacanze all’insegna del divertimento, dello sport, del relax e del buon cibo.
Gastronomia
Il Piccolo Tibet offre un’ampia selezione di bar e ristoranti che animano le vie del centro pedonale, ma anche di malghe e ristori alpini localizzati nella valle circostante. Il fil rouge della proposta enogastronomica livignasca è la qualità dei prodotti e la genuinità delle materie prime, minuziosamente scelte dagli chef e poi utilizzate per creare piatti unici, in grado di raccontare la storia e le tradizioni di Livigno.
Punti di interesse
• MUS! Museo di Livigno e Trepalle: situato in un’antica abitazione livignasca, si pone l’obiettivo di promuovere la cultura e la tradizione, documentando la storia locale e organizzando laboratori didattici ed eventi da non perdere.
• Trepalle: è il paese abitato più alto d’Europa (a 2.069 metri). Collegato a Livigno da una strada e da un sentiero panoramico che passa dalla Val Tort, ha una storia speciale che si intreccia con quella di don Alessandro Parenti, un parroco dall’animo energico e innovativo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del paese e di tutta la Valtellina. La figura di don Alessandro Parenti avrebbe ispirato lo scrittore Giovannino Guareschi, che visitò Trepalle nell’estate del 1948 e in quest’ occasione conobbe il sacerdote. Guareschi rimase molto colpito sia dal paese – una meta ideale per chi vuole vivere fuori dal contesto cittadino ed essere completamente circondato dalla natura – che dal parroco.