altimetria
planimetria
partenza / arrivo
crono tabella
info turistiche
Città di:
Valdobbiadene
Panoramica
Pillole di storia
Il primo documento storico che cita Valdobbiadene risale al 1116, anno in cui l’imperatore Enrico V stabiliva i confini delle varie comunità della regione. Il territorio, che godeva di una posizione strategica lungo una delle direttrici che portavano a nord, cominciò ad acquistare importanza sviluppandosi dal punto di vista demografico ed economico.
Dal XII al XIII secolo il territorio fu governato dai Carraresi, dagli Ezzelini e dai Da Camino, nonché dal Comune di Treviso. Il passaggio da un dominio all’altro fu caratterizzato da assedi, distruzioni e saccheggi, fino alla sottomissione alla Serenissima nel 1391.
Pur nel rispetto del potere politico della Repubblica di Venezia, Valdobbiadene, divisa nelle sue quindici comunità rurali (le Regole), ottenne una parvenza di autonomia con l’autogoverno dei Merighi, uomini democraticamente eletti in seno ai capi-fa- miglia. Con l’arrivo di Napoleone e poi con la dominazione austriaca, le Regole sparirono e sorsero i Comuni: Valdobbiadene, San Pietro di Barbozza e Bigolino, che verranno poi inglobati nel Comune di Valdobbiadene.
Nell’Ottocento Valdobbiadene fu un importante centro serico, con diverse filande. Nel 1818 Pietro Piva, insieme ai figli Sigismondo e Celestino, acquistò un vecchio opificio, lo ingrandì e lo migliorò facendo arrivare da Bologna macchinari e operai specializzati, creando in seguito una nuova filanda: il Calzificio Piva-Sisi.
Personaggi
San Venanzio Fortunato: illustre scrittore della tarda latinità e vescovo di Poitiers, nacque a Duplavilis, attuale Valdobbiadene, nel 540 circa da un’antica famiglia romana benestante e continuò i suoi studi nel trevigiano. Tra le sue opere più importanti, si ricorda un’agiografia in versi in onore di San Martino, il poema in quattro libri De vita sancti Martini.
Nicolò Bocassino: nato nel 1240 ed eletto papa nel 1303 con il nome di Benedetto XI, durante il suo pontificato si distinse per la sua umiltà e forza d’animo in una costante azione di pace. Nella frazione di San Vito è presente la casa natale, riconoscibile oggi da una lapide e uno stemma papale. Benedetto XI è ricordato anche con una statua eretta davanti alla Chiesa dei SS. Vito e Modesto.
Tradizioni
Fiera di San Gregorio: ogni anno a inizio marzo, questa fiera secolare rappresenta un importantissimo punto di aggregazione per il territorio della provincia di Treviso ed un momento di valorizzazione della vocazione agricola di questa zona, in particolare del settore vitivinicolo. Si svolge nel centro storico di Valdobbiadene e si compone di una cittadella dei sapori con prodotti tipici locali, della fiera campiona- ria, di un’area dedicata all’agricoltura e di un’altra riservata al divertimento.
La Primavera del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG
Nata nel 1995 con lo scopo di riunire sotto un unico cappello gli eventi dedicati al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, questa rassegna è diventata una delle più importanti manifestazioni enoturistiche del triveneto. Nel periodo da marzo a giugno, in diverse località della dorsale collinare, si susseguono le mostre del Conegliano Valdobbiadene Superiore DOCG e di altri vini locali, visite ed escursioni nel territorio, serate a tema, degustazioni guidate ed eventi culturali e sportivi, grazie a una consolidata sinergia fra gli operatori del setto- re che comprendono Pro Loco, strutture ricettive, ristoratori, associazioni e imprese turistiche. Nel comune di Valdobbiadene, gli eventi della Primavera del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG fanno tappa nelle località di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano, San Giovanni e Guia.
Punti di interesse
Arte e Cultura
Duomo di Santa Maria Assunta: realizzato nel XIV secolo, fu originariamente progettato a tre navate, ma fra il XV e il XVII secolo subì alcuni radicali restauri che gli conferirono l’attuale pianta rettangolare a navata unica. L’edificio custodisce al suo interno preziose opere d’arte di Francesco Becca- ruzzi, Paris Bordon, Palma il Giovane.
Campanile del Duomo: adiacente alla chiesa, venne progettato da Francesco Maria Preti nella seconda metà del 1700; è decorato dalla meridiana dell’abate Giovanni Follador.
Villa dei Cedri: elegante edificio in stile liberty realizzato nei primi anni del 1800, ospitava inizialmente un setificio. La villa è ora di proprietà del Comune ed è sede di eventi, conferenze e concerti. Il suo nome deriva da un imponente cedro che per più di cent’anni ha svettato nel verdeggiante parco, aperto al pubblico, che attornia la villa.
Chiesa di San Floriano: raggiungibile per- correndo sia in auto che a piedi la strada che dal centro di Valdobbiadene conduce a Pianezze, offre uno splendido panorama sulla vallata sottostante. Dell’oratorio, ultimato nel 1724 con l’erezione del campani- le-faro, si ha già notizia in un testamento del 1424. Durante i bombardamenti del 1917-1918 venne distrutto, per essere poi ricostruito e ampliato negli anni seguenti. All’interno della chiesetta, una serie di fotografie d’epoca testimonia i danni subiti durante la Grande Guerra.
Paesaggio e Natura
Anello del Prosecco Superiore: è un percorso da fare a piedi tra colline e vigneti.
L’itinerario completo è di 8,8 km ma, grazie ad alcune varianti, è possibile accorciare il percorso a seconda delle proprie esigenze. Il punto di partenza e di arrivo consigliato è il parcheggio della chiesa di San Pietro di Barbozza. Le varie escursioni portano i turisti ad immergersi tra i vigneti e nelle vie meno conosciute, toccando località come Saccol, Santo Stefano e la famosa area del Cartizze.
Tempio Internazionale del Donatore: si trova a Pianezze a quota 1071 m. s.l.m. e si raggiunge salendo da Valdobbiadene. Venne costruito nel 1962 per volontà di alcuni donatori di sangue proprio dove, durante la Grande Guerra, sorgeva una postazione di cannoni. Il Tempio fa parte dei luoghi del cuore FAI.
Monte Cesen: è il punto più alto del comune di Valdobbiadene e la sua vetta tocca i 1570 m s.l.m. Il comprensorio, che prende il nome dal monte è percorso da numerose strade sterrate e sentieri che, con varie difficoltà e dislivelli, consentono di effettuare interessanti escursioni e portano a scoprire boschi, pascoli e le malghe con i loro pro- dotti tipici a km zero.
Montagnola: è una collina che si eleva sopra la località Settolo Basso, sulla riva sinistra del fiume Piave. L’area venne occupata, durante la prima guerra mondiale, dalle truppe Austro-Ungariche, che costruirono opere difensive su tutto il territorio. La trincea e alcune installazioni che ricordano le sagome dei soldati forniscono informazioni sull’area e sulla storia del luogo e offrono la possibilità di ammirare il panorama su Valdobbiadene da una posizione privilegiata.
Passo del Brocon
Panoramica
Il Passo Brocon è un valico tra l’altopiano del Tesino e la valle del Vanoi.
Durante la stagione estiva il Passo Brocon rappresenta una meta turistica apprezzata soprattutto per il suo ventaglio di proposte di escursioni e passeggiate con splendidi panorami. La stagione invernale è basata sullo sci con una vasta scelta di divertimenti sulla neve; dallo sci da discesa, allo snowboard, dallo sci di fondo, all’alpinismo. Piste per i bob e slittini ed escursioni con le racchette da neve completano l’offerta per il divertimento di tutta la famiglia. Dal punto di vista storico il Passo ha ricoperto un importante punto strategico durante le due guerre mondiali grazie alla sua posizione e ancora oggi sono presenti i segni dei conflitti, tra bunker sotterranei e trincee scavate dalle milizie austriache.
Gastronomia
Prodotti tipici e genuini quelli che si possono assaggiare nei ristoranti della Valsugana del Tesino, per scoprire gli antichi sapori del Lagorai, iniziando un viaggio alla scoperta del gusto di prodotti che hanno contribuito a scrivere la storia di queste valli.
Le Verde: come per tutta la cucina trentina, anche quella locale è strettamente legata al territorio e caratterizzata da cibi semplici che prevedono l’utilizzo dei prodotti della terra. Tra gli ortaggi un’importante risorsa alimentare era un tempo costituita da patate, fagioli, rape e cavoli cappuccio; questi ultimi, grazie a dei processi di fermentazione all’interno di mastelli di legno, venivano conservati sia sotto forma di crauti che di “verde”. Ma a differenza dei più noti crauti, presenti in tutto l’arco alpino e in gran parte del mondo germanico, “le verde” rappresentano un unicum specifico della conca del Tesino ancora oggi particolarmente apprezzate in tavola, prodotte con una certa regolarità familiare e proposte secondo le antiche ricette, come lo “Smacafame”, o abbinate a carni saporite.
Il formaggio di malga: i malghesi ed i pastori che trascorrono i mesi estivi in montagna per far pascolare le loro mucche e per produrre formaggio, ricotta e burro sono il simbolo più evidente dei ritmi antichi e delle tradizioni radicate del Lagorai. È proprio il formaggio di malga che caratterizza la montagna, che riporta al palato tutti i profumi dei pascoli d’alta quota. Il formaggio di malga si differenzia dal formaggio prodotto su larga scala perché non può essere disgiunto dal territorio: il latte delle mucche al pascolo possiede delle caratteristiche organolettiche uniche che lo rendono speciale e inconfondibile.
I piccoli frutti del Tesino: fragole e fragoline. More, lamponi e mirtilli. Ribes bianchi o rossi. Sono tanti i frutti coltivati dai giovani imprenditori delle aziende agricole locali, che offrono la possibilità di assaporare il gusto vero della montagna.
Punti di interesse
Biolago Castello Tesino: inserito nel verde della zona sportiva, multiservizi e parco giochi per bambini, il Biolago rappresenta un’opportunità ulteriore volta al relax e al contatto con la natura. Un progetto iniziato nel 2014, ripreso poi tra il 2017 e 2018 con l’intervento del S.O.V.A. , della Provincia Autonoma di Trento e giunto ora a completamento con gli spogliatoi, i bagni e la sistemazione dell’area verde circostante. La struttura, fiore all’occhiello e nuovo valore aggiunto alla valle, ha una superficie balneabile di 700 mq, raggiunge un’altezza massima di mt. 1,40 e comprende all’interno una piscina per bambini con un’altezza massima di 70 cm.
Osservatorio Astronomico del Celado – Castello Tesino: l’Osservatorio Astronomico sorge a quota 1260 m al margine sud-ovest del Celado, altopiano situato a nord rispetto a quello di Asiago. Al suo interno la struttura dispone di un’ampia aula didattica utilizzata per i laboratori e per l’introduzione alle visite guidate alla quale si aggiunge una biblioteca fornitissima di libri sull’astronomia.
Grifone del Tesino Castello Tesino: il Grifone del Tesino è la nuova opera di Land Art realizzata dall’artista Marco Martalar, con radici e legname della tempesta Vaia. Dopo più di 2 mesi di lavoro, 35 quintali e 2000 pezzi, il Grifone, alto 6 metri e lungo 9, domina come un guardiano sulla magnifica e panoramica località Celado, da dove si può ammirare tutto l’altopiano del Tesino e la vetta di cima d’Asta. Posto al confine tra le due regioni Trentino e Veneto, la figura mitologica del Grifone vuole simboleggiare l’unione tra le due regioni, che rappresenta nel leone veneto e nell’aquila trentina.
Impianti Sciistici Funivie Lagorai Marande Castello Tesino: il Tesino d’inverno si trasforma in una splendida meta per gli amanti dello sci. Con i suoi 15 km di piste, la stazione sciistica Funivie Lagorai è in grado di offrire agli appassionati di questo sport più possibilità, la classificazione delle piste permette di dilettarsi su tracciati di diversa difficoltà. La conca del Tesino, nella Valsugana orientale, è abbracciata dalla catena montuosa del Lagorai, che rappresenta un angolo perfetto per chi vuole passare le sue vacanze sulla neve in un paesaggio incontaminato. Oltre ai percorsi per passeggiate invernali ed escursioni con le ciaspole, anche lo scialpinismo fa da padrone in questa valle.
Parco Avventura Cinte Tesino: il parco avventura è un modo divertente per vivere la montagna, per mettere alla prova le proprie capacità ed il proprio coraggio. Il Parco vi farà riscoprire la bellezza dei boschi trentini grazie ai suoi 5 percorsi di varia difficoltà, fino a 15 metri d’altezza, con ostacoli sospesi, corde, liane e l’adrenalina delle nostre flyline.
Museo Per Via Pieve Tesino: il Museo Per Via nasce nel 2014 a Pieve Tesino, ai confini orientali della Provincia autonoma di Trento, per ricordare e raccontare l’epopea dei venditori ambulanti di stampe che tra il XVIII e il XIX secolo riscrissero la storia della valle del Tesino, rendendola famosa in Europa e nel mondo. Il Museo raccoglie e custodisce le storie di tanti uomini e donne che di questa vicenda furono protagonisti, grazie al loro coraggio, alla loro intraprendenza e anche ai loro sacrifici.
Museo Casa Alcide De Gasperi Pieve Tesino: aperto al pubblico nel 2006, il Museo è ospitato nella casa natale di De Gasperi, luogo simbolico in cui il suo lungo e intenso viaggio ebbe inizio.