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Città di:
Cherasco
Panoramica
Cherasco si trova ai piedi della Langhe, in provincia di Cuneo: una storia illustre e importante l’ha resa protagonista per secoli, a partire dall’autunno del 1243, testimoniata oggi da palazzi nobiliari, torri medievali e chiese barocche.
Due grandi archi, quello secentesco del Belvedere e quello in posizione diametralmente opposta settecentesco di Narzole, racchiudono un centro storico a pianta quadrata con due grandi contrade che si intersecano perpendicolarmente dividendo la città in quattro quartieri. La città ha una vita culturale molto vivace, caratterizzata da eventi, mostre d’arte, mercatini dell’antiquariato, appuntamenti musicali e teatrali, incontri. Ha un museo della Magia che è unico in Europa, un museo civico con una pregiata raccolta numismatica, un museo naturalistico legato al territorio locale. Scopri i tesori, culturali, artistici, naturalistici ed anche enogastronomici della città e del suo territorio e scegli l’itinerario che preferisci.
Gastronomia
IL BACIO DI CHERASCO
In città lavorano numerosi artigiani del cioccolato. Il prodotto più rinomato e di grande interesse per un pubblico sempre più numeroso sono i “Baci di Cherasco®”, opera delle prestigiose mani del pasticcere e sperimentatore Marco Barbero nel 1881. Si tratta del cioccolatino protagonista della secolare arte dolciaria cheraschese, a base di una fine miscela di cioccolato fondente al 60% amalgamato con le nocciole Piemonte IGP tostate secondo un’antica ricetta tradizionale e frantumate grossolanamente. Numerosi gli esercizi specializzati in questo settore: tutti offrono anche altre deliziose e gustose idee di cioccolato (praline, torroni, ecc.). A celebrazione del cioccolatino della città è stato ideato un percorso Il sentiero del Bacio adatto anche ai bambini.
LA CHIOCCIOLA METODO CHERASCO
L’Istituto Internazionale di Elicicoltura rappresenta la storia degli allevamenti di chiocciole da gastronomia, promuove un modello di produzione ispirato alla naturalità ed alla piena sostenibilità ambientale per offrire la migliore qualità gastronomica. Attraverso la costante ricerca si pone al vertice del settore, per lo sviluppo delle migliori tecniche di gestione degli impianti e la valorizzazione delle ricchezze della filiera: food, beauty, eventi e didattica.
LA ROBIOLA DI CHERASCO – DE.CO.
Negli ultimi decenni si sta verificando nelle Langhe una ripresa degli allevamenti ovicaprini, con conseguente aumento di produzione delle famose robiole, fenomeno che interessa anche il cheraschese. La robiola di Cherasco DE.CO. nasce dalla passione per la terra di Renato Maunero che nel 2005 ha dato vita all’azienda agricola ‘L Cravè. Renato Manuero alleva le sue capre nella zona dell’Oltre Tanaro, dove pascolano tutto l’anno.
LA RANA DI RORETO DI CHERASCO
A Roreto di Cherasco è stata riscoperta l’antica tradizione della rana in cucina. Ogni due anni si svolge il Festival dedicato al prelibato anfibio. Accanto alla rana, è nato anche il ranocchio, delizioso frollino prodotto dalle sapienti mani dei panettieri roretesi in tre diverse versioni: semplice (solo farina di meliga), al cacao e al pistacchio. La rana è anche protagonista dei murales che attraversano la frazione e raccontano la favola di “Nara la rana”.
Bevande
IL BAROLO MANTOETTO DEL VERSANTE OCCIDENTALE
Cherasco è un comune del Barolo: la famiglia Fracassi vinifica in paese fin dal 1880 i nebbioli del “Mantoetto”. La superficie a nebbiolo è di poco più di due ettari che confinano con il comune di La Morra ed è collocata sul lato che si affaccia sulla pianura che corre verso il Monviso il “Versante Occidentale” della zona del Barolo, che unisce idealmente Cherasco agli altri comuni del Barolo.
Punti di interesse
PALAZZO SALMATORIS
Costruito all’inizio del ‘600, più volte abbellito, ingrandito e rimaneggiato, il palazzo costituisce l’edificio di maggior prestigio storico della Città: qui fu firmata la pace del 1631, nelle sue sale fu deposta la Sindone, allontanata da Torino nel 1706, qui Napoleone Bonaparte impose l’armistizio del 1796 ai Piemontesi, le sue sale furono elette più volte ad abitazione dalla corte Sabauda.
La famiglia Salmatoris si estinse nel 1822 e il palazzo fu alienato diverse volte fino a vederne installato un mulino (esposto oggi nella nuova parte restaurata). Palazzo Salmatoris è stato in parte acquisito negli anni ‘80 dalla Città di Cherasco: gli interventi di restauro lo hanno portato ad essere fruibile come sede di mostre.
MUSEO CIVICO ADRIANI – PALAZZO GOTTI DI SALERANO
Il secentesco Palazzo Gotti di Salerano è sede del Museo Civico “G.B. Adriani”, con un magnifico portale e pregevole portone. In alcune sale, affrescate dal Taricco, negli anni 1672-81, sono sistemati documenti di storia locale e piemontese, vari oggetti antichi (statuette, anfore, urne cinerarie), un medagliere ed una notevole raccolta numismatica (monete greche, romane, italiane ed estere).
Nella sala principale del Palazzo il Senato piemontese tenne le regolari sedute durante l’assedio di Torino del 1706.
CHIESA MADONNA DEL POPOLO
In via Nostra Signora del Popolo si ammira la splendida facciata in cotto della Chiesa della Madonna del Popolo, ultimata nel 1702 su progetto del pittore e architetto cheraschese Sebastiano Taricco e sotto la direzione degli architetti Crappa e Rocca.
ANTICO ORTO DEI PADRI SOMASCHI
All’ombra della cupola del Santuario della Madonna del Popolo, la terza più grande del Piemonte, i Padri Somaschi hanno curato un orto per secoli. Oggi è rinato, sul modello dell’antico hortus conclusus, un giardino prezioso, uno spazio di contemplazione e visita dedicato ai fiori eduli e ornamentali.
CHIESA DI SAN PIETRO
La Chiesa di S. Pietro è il monumento più antico della città (sec. XIII), costruito coi materiali della chiesa e del castello di Manzano. Secondo un modo di fare assai comune, gli abitanti di Cherasco utilizzarono materiale di diversa provenienza, così sulla facciata furono incastonate lapidi e sculture funerarie romane (provenienti da Pollenzo o da ritrovamenti cheraschesi), arenarie altomedioevali (dalla primitiva chiesa di Manzano), accanto a soluzioni classicamente romaniche o gotiche (loggiato ad archetti ciechi, tazze di maiolica verde).
MUSEO DELLA MAGIA
Il Museo della Magia di Cherasco è il più importante museo italiano, dedicato alla magia e all’illusionismo. Attraverso le sue sale i visitatori potranno scoprire la storia, gli strumenti e i protagonisti di una delle più affascinanti forme di spettacolo: la magia.
Il Museo della Magia di Cherasco nasce su iniziativa di Don Silvio Mantelli, meglio conosciuto come Mago Sales, che nel corso degli anni e in giro per il mondo ha collezionato materiale e oggetti appartenenti ai grandi maghi della storia.
CASTELLO VISCONTEO E VIALE DEI PLATANI
Il castello, costruito da Luchino Visconti nel 1348 era un imponente edificio a forma quadrata, con torri ai quattro angoli e una minore sull’ingresso con ponte levatoio. Dal 1910 è stato ristrutturato ed ora è proprietà privata.
ARCO DEL BELVEDERE
Il bel Palazzo Galli della Mantica ci dirige all’Arco trionfale della Madonna del Rosario, costruito tra il 1647 e il 1688 su disegno del fossanese Giovenale Boetto, quale voto della città per essere stata esente dalla peste del 1630-1631.
Fossano
Panoramica
Fossano si rivela immediatamente per il maestoso Castello dei Principi d’Acaja. La città, fondata nel 1236, vanta un centro storico di prim’ordine, con angoli, vicoli e chiese che riportano alle atmosfere medievali e barocche. A costituire collegamento diretto fra la fortezza sabauda e il nucleo più antico della città è il Duomo, affacciato sulla porticata via Roma. Di Francesco Gallo è invece l’imponente struttura settecentesca composta dall’Ospedale e dalla Chiesa della Santissima Trinità, detta dei Battuti Rossi, uno dei più suggestivi esempi di barocco piemontese del territorio.
Gastronomia
Battuta al coltello di carne Fassona piemontese di cui Fossano è capitale. Panettone e cioccolatini Fossanesi, Chiacchere di meliga, pasticcini Brut e Bun.
Bevande
Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, Arneis e Favorita. Tutti a marchio DOCG.
Punti di interesse
Domina la città l’imponente Castello dei Principi d’Acaja, edificato nel Trecento da Filippo I di Savoia con scopi difensivi e poi trasformato in residenza signorile. Le suggestive atmosfere medievali del centro storico fanno da cornice ad alcuni grandi esempi di barocco piemontese: il Duomo di San Giovenale, il complesso Ospedale e Chiesa della S.S. Trinità, la Chiesa di San Filippo Neri e la Chiesa Vecchia del Salice. Da non perdere il Museo geologico Sacco e il Santuario di Cussanio, immerso nella campagna fossanese, dove arte e natura si uniscono offrendo itinerari adatti a ogni età.