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64 km - Altitude gain 750mt

Cherasco - Fossano

Cherasco -

Fossano

Monday 06  May 2024 64km Altitude gain 750mt
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Cherasco

Overview

A small town, big in history, art and culture

Cherasco is located at the foot of the Langhe, in the province of Cuneo: a distinguished and important history, witnessed today by noble palaces, medieval towers and baroque churches, made it the protagonist for centuries, starting in the autumn of 1243.
Two monumental arches, the seventeenth-century Belvedere one and the eighteenth-century other located in the opposite position towards Narzole, enclose a historic center with a square plan and two large streets that intersect perpendicularly dividing the city into four neighborhoods. The city has an extremely lively cultural life, characterized by events, art exhibitions, antique markets, music and theatre events, and important meetings. There is a museum of Magic that is unique in Europe, a civic museum with a valuable numismatic collection, and a naturalistic museum related to the local territory. Come to discover cultural, artistic, and naturalistic treasures, or the food and wine tradition of the town and its territory. You can choose the itinerary you prefer.

Gastronomy

IL BACIO DI CHERASCO

In città lavorano numerosi artigiani del cioccolato. Il prodotto più rinomato e di grande interesse per un pubblico sempre più numeroso sono i “Baci di Cherasco®”, opera delle prestigiose mani del pasticcere e sperimentatore Marco Barbero nel 1881. Si tratta del cioccolatino protagonista della secolare arte dolciaria cheraschese, a base di una fine miscela di cioccolato fondente al 60% amalgamato con le nocciole Piemonte IGP tostate secondo un’antica ricetta tradizionale e frantumate grossolanamente. Numerosi gli esercizi specializzati in questo settore: tutti offrono anche altre deliziose e gustose idee di cioccolato (praline, torroni, ecc.). A celebrazione del cioccolatino della città è stato ideato un percorso Il sentiero del Bacio adatto anche ai bambini.

LA CHIOCCIOLA METODO CHERASCO

L’Istituto Internazionale di Elicicoltura rappresenta la storia degli allevamenti di chiocciole da gastronomia, promuove un modello di produzione ispirato alla naturalità ed alla piena sostenibilità ambientale per offrire la migliore qualità gastronomica. Attraverso la costante ricerca si pone al vertice del settore, per lo sviluppo delle migliori tecniche di gestione degli impianti e la valorizzazione delle ricchezze della filiera: food, beauty, eventi e didattica.

LA ROBIOLA DI CHERASCO – DE.CO.

Negli ultimi decenni si sta verificando nelle Langhe una ripresa degli allevamenti ovicaprini, con conseguente aumento di produzione delle famose robiole, fenomeno che interessa anche il cheraschese. La robiola di Cherasco DE.CO. nasce dalla passione per la terra di Renato Maunero che nel 2005 ha dato vita all’azienda agricola ‘L Cravè. Renato Manuero alleva le sue capre nella zona dell’Oltre Tanaro, dove pascolano tutto l’anno.
LA RANA DI RORETO DI CHERASCO
A Roreto di Cherasco è stata riscoperta l’antica tradizione della rana in cucina. Ogni due anni si svolge il Festival dedicato al prelibato anfibio. Accanto alla rana, è nato anche il ranocchio, delizioso frollino prodotto dalle sapienti mani dei panettieri roretesi in tre diverse versioni: semplice (solo farina di meliga), al cacao e al pistacchio. La rana è anche protagonista dei murales che attraversano la frazione e raccontano la favola di “Nara la rana”.

LA RANA DI RORETO DI CHERASCO

A Roreto di Cherasco è stata riscoperta l’antica tradizione della rana in cucina. Ogni due anni si svolge il Festival dedicato al prelibato anfibio. Accanto alla rana, è nato anche il ranocchio, delizioso frollino prodotto dalle sapienti mani dei panettieri roretesi in tre diverse versioni: semplice (solo farina di meliga), al cacao e al pistacchio. La rana è anche protagonista dei murales che attraversano la frazione e raccontano la favola di “Nara la rana”.

Bevande

IL BAROLO MANTOETTO DEL VERSANTE OCCIDENTALE

Cherasco è un comune del Barolo: la famiglia Fracassi vinifica in paese fin dal 1880 i nebbioli del “Mantoetto”. La superficie a nebbiolo è di poco più di due ettari che confinano con il comune di La Morra ed è collocata sul lato che si affaccia sulla pianura che corre verso il Monviso il “Versante Occidentale” della zona del Barolo, che unisce idealmente Cherasco agli altri comuni del Barolo.

Points of interest

PALAZZO SALMATORIS

Costruito all’inizio del ‘600, più volte abbellito, ingrandito e rimaneggiato, il palazzo costituisce l’edificio di maggior prestigio storico della Città: qui fu firmata la pace del 1631, nelle sue sale fu deposta la Sindone, allontanata da Torino nel 1706, qui Napoleone Bonaparte impose l’armistizio del 1796 ai Piemontesi, le sue sale furono elette più volte ad abitazione dalla corte Sabauda.
La famiglia Salmatoris si estinse nel 1822 e il palazzo fu alienato diverse volte fino a vederne installato un mulino (esposto oggi nella nuova parte restaurata). Palazzo Salmatoris è stato in parte acquisito negli anni ‘80 dalla Città di Cherasco: gli interventi di restauro lo hanno portato ad essere fruibile come sede di mostre.

MUSEO CIVICO ADRIANI – PALAZZO GOTTI DI SALERANO

Il secentesco Palazzo Gotti di Salerano è sede del Museo Civico “G.B. Adriani”, con un magnifico portale e pregevole portone. In alcune sale, affrescate dal Taricco, negli anni 1672-81, sono sistemati documenti di storia locale e piemontese, vari oggetti antichi (statuette, anfore, urne cinerarie), un medagliere ed una notevole raccolta numismatica (monete greche, romane, italiane ed estere).
Nella sala principale del Palazzo il Senato piemontese tenne le regolari sedute durante l’assedio di Torino del 1706.

CHIESA MADONNA DEL POPOLO

In via Nostra Signora del Popolo si ammira la splendida facciata in cotto della Chiesa della Madonna del Popolo, ultimata nel 1702 su progetto del pittore e architetto cheraschese Sebastiano Taricco e sotto la direzione degli architetti Crappa e Rocca.

ANTICO ORTO DEI PADRI SOMASCHI

All’ombra della cupola del Santuario della Madonna del Popolo, la terza più grande del Piemonte, i Padri Somaschi hanno curato un orto per secoli. Oggi è rinato, sul modello dell’antico hortus conclusus, un giardino prezioso, uno spazio di contemplazione e visita dedicato ai fiori eduli e ornamentali.

CHIESA DI SAN PIETRO

La Chiesa di S. Pietro è il monumento più antico della città (sec. XIII), costruito coi materiali della chiesa e del castello di Manzano. Secondo un modo di fare assai comune, gli abitanti di Cherasco utilizzarono materiale di diversa provenienza, così sulla facciata furono incastonate lapidi e sculture funerarie romane (provenienti da Pollenzo o da ritrovamenti cheraschesi), arenarie altomedioevali (dalla primitiva chiesa di Manzano), accanto a soluzioni classicamente romaniche o gotiche (loggiato ad archetti ciechi, tazze di maiolica verde).

MUSEO DELLA MAGIA

Il Museo della Magia di Cherasco è il più importante museo italiano, dedicato alla magia e all’illusionismo. Attraverso le sue sale i visitatori potranno scoprire la storia, gli strumenti e i protagonisti di una delle più affascinanti forme di spettacolo: la magia.
Il Museo della Magia di Cherasco nasce su iniziativa di Don Silvio Mantelli, meglio conosciuto come Mago Sales, che nel corso degli anni e in giro per il mondo ha collezionato materiale e oggetti appartenenti ai grandi maghi della storia.

CASTELLO VISCONTEO E VIALE DEI PLATANI

Il castello, costruito da Luchino Visconti nel 1348 era un imponente edificio a forma quadrata, con torri ai quattro angoli e una minore sull’ingresso con ponte levatoio. Dal 1910 è stato ristrutturato ed ora è proprietà privata.

ARCO DEL BELVEDERE

Il bel Palazzo Galli della Mantica ci dirige all’Arco trionfale della Madonna del Rosario, costruito tra il 1647 e il 1688 su disegno del fossanese Giovenale Boetto, quale voto della città per essere stata esente dalla peste del 1630-1631.

Fossano

Overview

Fossano is immediately recognisable by the majestic Castle of the Princes of Acaja. The town, founded in 1236, boasts a first-class historic centre, with nooks, alleys and churches reminiscent of medieval and baroque atmospheres. A direct link between the Savoy fortress and the oldest part of the city is the Duomo, overlooking the porticoed Via Roma. Instead, the imposing 18th-century structure consisting of the Hospital and the Church of the Holy Trinity, known as the Church of the Battuti Rossi, one of the most striking examples of Piedmontese Baroque in the area, was designed by Francesco Gallo.

Food

Fossano is the capital of Piedmontese Fassona raw meat. Panettone and Fossanesi chocolates, Chiacchere di meliga, Brut and Bun pastries are also a must.

Wines and beeverage

Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, Arneis and Favorita. All DOCGs.

Points of interest

The city is dominated by the imposing Castle of the Princes of Acaja, built in the 14th century for defensive purposes by Philip I of Savoy and later transformed into an elegant noble residence. The evocative medieval atmosphere of the historic centre is the setting for some great examples of Piedmontese Baroque: the Cathedral of San Giovenale, the Hospital and Church of the Holy Trinity complex, the Church of San Filippo Neri and the Old Church of Salice. Don’t miss the Sacco Geological Museum and the Sanctuary of Cussanio, immersed in the Fossano countryside, where art and nature come together offering itineraries suitable for all ages.

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