Tanti sono i nodi della mobilità del futuro (trasporto su gomma, carburanti pulita e via dicendo), ma certo quello della mobilità urbana è il più difficile da sciogliere. Non si fa che parlare di biciclette, monopattini, piste ciclabili. E poi ti trovi con città (esempio: Milano) intasate di traffico molto più che in epoca pre-Covid, a causa del minore utilizzo dei mezzi urbani, e con biciclette e monopattini che scorrazzano sui marciapiedi, evitando (loro) il traffico ma rischiando di investire gli incolpevoli pedoni. Apparentemente, un cul-de-sac.
Gli amministratori delle città più illuminate a livello internazionale si stanno interrogando su come risolvere questi problemi. All’ultima EICMA sono stati assegnati gli Urban Award per la mobilità sostenibile ideati da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com. A vincere la città di Genova, che si è aggiudicata una nuova flotta di e-bike offerta da Bergamont (Gruppo SCOTT) e Bosch eBike Systems, associate a Confindustria ANCMA. Ogni anno, questo premio è conferito ai migliori progetti legati alla bicicletta realizzati dalle amministrazioni comunali sul territorio nazionale.
Il capoluogo ligure si è aggiudicato il primo premio grazie al progetto Smart Move, che comprende 40 misure per la mobilità sostenibile messe in campo durante l’emergenza sanitaria. Sono già 67,8 i chilometri di bike lane e piste ciclabili completati, assieme alle 50 nuove aree per la sosta di biciclette localizzate principalmente in Centro Storico e alle due velostazioni presso le stazioni ferroviarie. È stato incentivato il bike sharing, sono stati individuati percorsi di bicibus e pedibus ed è stata promossa la circolazione di micromobilità elettrica su strada.
Secondo e terzo premio a Rosà (Vi) e Siena. Il comune di Rosà in provincia di Vicenza intende creare una Bicipolitana per incrementare la mobilità “Bike to work” e “Bike to school”, coinvolgendo i Comuni limitrofi. Il progetto vuole anche consentire di raggiungere in tutta sicurezza uffici, zone industrializzate e centri sportivi. Da Siena il progetto per un nuovo itinerario cicloturistico che porti alla scoperta del territorio sulle due ruote. Una menzione speciale è andata all’innovativo mezzo ideato dal comune di Segrate: il primo Ciclobus d’Italia. Si tratta di un bus a pedali sul quale i ragazzi salgono e pedalando assieme arrivano a scuola. Il mezzo va prenotato e si ferma a stazioni precise, chi non trova posto può seguirlo con la propria bici.
Intanto, a Parigi, la sindaca Anne Hidalgo porta avanti il suo progetto di trasformare la capitale francese in una città al 100 per 100 ciclabile entro il 2024, quando si terranno le Olimpiadi. I due modelli a cui si ispira sono Amsterdam e Copenaghen. Entro la fine del 2021 il limite di velocità scenderà a 30 km/h in tutta la città e il programma di una “micromobilità dolce” prosegue. Porterà la capitale ad accogliere sempre più bici, monopattini elettrici, segway e sempre meno macchine. “Voglio che Parigi diventi la capitale mondiale della bicicletta”, ha promesso ai parigini, che l’hanno premiata con un gradimento altissimo e bipartisan, visto che la sua politica in tema di mobilità piace sia a destra sia a sinistra. La strategia: creare una situazione di disagio per gli automobilisti affinché lascino l’auto a casa. In occasione del primo lockdown da Covid, ha trasformato in via sperimentale 50 chilometri di strada riservata alle auto in piste ciclabili temporanee, e a fine maggio li ha resi permanenti, annunciando che avrebbe creato altri dieci chilometri di piste.