Lucca, 8 maggio 2024 – Massa da il là a una tappa-gioiello del Giro-E, oggi. Intercetta il percorso del Giro nell’ultimo spicchio del tappone (178 chilometri) dei professionisti, in partenza da Genova. Niente mare, si passa per Pietrasanta, città d’arte e di artisti (Botero, Mitoraj, Joan Mirò, Pietro Cascella, Arnaldo e Giò Pomodoro hanno scelto di vivere e lavorare qui), poi Camaiore, dove ammirare la longobarda Badia di San Pietro e la duecentesca Collegiata di Santa Maria Assunta, quindi ci si inoltra nell’entroterra, c’è la salitella di Montemagno e infine il traguardo in quell’incanto di Lucca, dove il Giro d’Italia torna a distanza di 39 anni. L’ultima volta fu nel 1985 con la cronometro individuale Lido di Camaiore-Lucca di 48 chilometri (vinta da Francesco Moser), tappa conclusiva di quell’edizione, che si concluse con il successo del Tasso, ovvero Bernard Hinault.
In quanto a splendore, non le è da meno Massa, con Carrara città del marmo, che viene estratto dalle Alpi Apuane, sullo sfondo. Dato il percorso, i ciclisti elettrici non avranno modo di vedere piazza Bad Kissingen, a Marina di Massa, con il suo monumento firmato da Pino Castagna, omaggio alla vocazione del luogo come alle fatiche e ai rischi legati alla sua estrazione e lavorazione: 14 blocchi di marmo, disposti verticalmente a mo’ di vela. Ben 350 tonnellate, ma solo una delle tante le cose da vedere a Massa.
La tappa Massa-Lucca
Bella e facile. Una passeggiatona di una cinquantina di chilometri (49,5 per la precisione), con un misero dislivello di 350 metri. Una sola asperità di giornata, se così si può dire: Montemagno, quattro chilometri e mezzo con una pendenza del tre per cento medio. I protagonisti del Giro-E non hanno avuto di che annoiarsi, però: panorami splendidi, tanta natura, e varie prove: cronometrata, compattezza e regolarità, per ambire a una delle maglie in palio.