Napoli, 12 maggio 2024 – Vita da imperatori, oggi, per i ciclisti del Giro-E, che delle sue partenze (diverse da quelle del Giro d’Italia) fa dei piccoli capolavori. Gioco facile, quando si parla di Napoli e, più nello specifico, di Bacoli. Fondata dagli antichi romani, con Baia era luogo di villeggiatura rinomato per i patrizi. Tracce se ne trovano sopra e, a causa del forte bradisismo della zona, sott’acqua. Imperatori a parte, Bacoli vive di bellezza propria, tra il Monte di Procida, Capo Miseno, il Castello Aragonese di Baia e un orizzonte che, dove volgi lo sguardo, ti stringe il cuore, soprattutto quando osservi Napoli come dal mare. Con il podio firma alla Villa comunale e il percorso a lambire prima il Lago Fusano con la suggestiva Casina Vanvitelliana e poi il Golfo di Napoli fino al traguardo in lungomare Caracciolo, che vuoi di più dal ciclismo? Grimpeur e suiveur sono serviti, sia da un punto di vista turistico sia ciclistico.
Si chiude così la prima “settimana” (in realtà nove giorni) del Giro-E Enel 2024, con un bel totale di 506 chilometri percorsi e 8.300 metri di dislivello positivo saliti. Domani la carovana elettrica riposa, ci si rivede in strada belli riposti, martedì.
La tappa Bacoli-Napoli
La frazione odierna, però, non è una passerella: 700 metri di dislivello in soli 50 chilometri, per ciclisti della domenica (oggi anche in senso letterale) quali i più del Giro-E, richiedono un certo daffare. Nessuna importante asperità di giornata, casomai una discesa breve (due chilometri) ma intensa dal Monte Procida, ma un mangiabevi che spezza le gambe. Meno male che le belle e-road del Giro-E hanno nascosti nel telaio e nei mozzi i motori e le batterie.