Ti addormenti in Piemonte e ti risvegli in Emilia-Romagna. In realtà non è proprio così, viaggi la sera, a volte la notte. Ma il Giro-E ha lo stesso meccanismo dei Grandi Giri: salta intere fette d’Italia per prendersi il meglio, in termini di salite e paesaggi. Così, per la partenza della tappa numero 4, i ciclisti elettrici sono stati catapultati da Canale a Polinago, dove ha preso il via la seconda tappa a tre stelle di questo Giro-E 2021. Dal barolo al lambrusco, dal tartufo bianco alle tigelle. Sinceramente nessuna deminutio, solo due facce di questo splendido Belpaese dalle mille espressioni e risorse.
È stata una tappa tosta. Meteo incerto fin dall’avvio, nubi basse; poi, negli ultimi 30 chilometri, pioggia a go-go e temperature sui 10 gradi, fino all’arrivo a Sestola. Una tappa da duri, non solo per il meteo ma anche per le caratteristiche del percorso: 85,3 chilometri con 2000 metri di dislivello netti, tra cui spiccavano strappi come il Muro dei matti a Montemolino, 500 metri con pendenza al 22 per cento. Meno male che c’è il motore, hanno pensato in molti del gruppo, tranne forse i capitani, ma non c’è da scommetterci.
Il personaggio del giorno non pedala, ma, se vogliamo, fa di più. È Luigi Ksawery Luca’, amministratore delegato di Toyota Motor Italia, che oltre a fornire una flotta di 50 vetture al Giro d’Italia e al Giro-E, da vent’anni, da quando comparve la Prius ibrida, è il costruttore automobilistico di riferimento per quanto riguarda la mobilità sostenibile.
“Crediamo nei valori dello sport, perché ci piace darci nuovi limiti e superarli. Fa parte della cultura giapponese: il miglioramento continuo”, dice Luca’. Lo sport incarna questi valori e il nostro legame con lo sport è molto forte. Siamo al terzo anno di partnership con il Giro d’Italia e il Giro-E. La bicicletta rappresenta lo sport per eccellenza, e al contempo è una soluzione di mobilità pulita che va proprio nella nostra direzione, quella di una mobilità sostenibile. Con la Prius vent’anni fa siamo stati i primi a proporre un’auto ibrida. Da allora abbiamo messo in circolazione 16 milioni di batterie e motori elettrici nel mondo. È un record. Oggi vogliamo fare di più, andare oltre lo zero: zero emissioni, zero inquinamento. La nostra ambizione è superare i limiti, fornire soluzioni che portino benessere alla società. Il processo di elettrificazione dell’automobile passa attraverso quattro soluzioni: full hybrid, full hybrid plug-in, elettrico a batteria e idrogeno. Sono soluzioni complementari fra loro. Per garantire l’abbattimento degli inquinanti e la diminuzione dei consumo e della CO2, il full hybrid e il full hybrid plug-in sono soluzioni già oggi direttamente fruibili dal clienti. Le altre hanno bisogno ancora di tempo, ma quando saremo pronti, le zero emissioni diventeranno una realtà”.