Tre settimane di gara, centinaia di persone coinvolte tra atleti, team manager, organizzazione, comunità locali, fornitori, sponsor e spettatori. Il Giro d’Italia genera un suo ecosistema e nell’edizione 2023, per la prima volta, è stato mappato il suo impatto ambientale e sociale.
Nel 2024 il percorso evolutivo è continuato per uno dei più grandi eventi sportivi al mondo, con cinque principali aree legate alla sostenibilità e all’impatto sociale: resilienza climatica, circolarità, capitale naturale, benessere (felicità e salute), educazione e coinvolgimento.
I dati prodotti sono stati raccolti e analizzati da RCS Sports & Events insieme a NATIVA – Regenerative Design Company, azienda che dallo scorso anno sta accompagnando l’organizzazione della Corsa Rosa ad evolversi, in ottica sostenibilità, coinvolgendo e stimolando i vari protagonisti dell’evento.
Si chiama R-Intents (dove “R” sta per RCS Regenerative) il progetto ideato insieme basato sul coinvolgimento profondo di chi organizza e vive ogni anno gli eventi: a partire dagli organizzatori e le persone di RCS Sports & Events, ai fornitori e partner, dalle comunità locali agli atleti, fino all’ampio bacino del pubblico e degli spettatori. Obiettivo non è solo quello di analizzare gli impatti principali derivanti dalla corsa dei professionisti, dal Giro-E, da Giroland e da tutte le attività collaterali della celebre Corsa Rosa, ma anche di instaurare un dialogo e un confronto sempre più profondo con il l’intero ecosistema RCS, al fine di individuare soluzioni condivise che possano guidare l’evoluzione della progettazione dell’evento verso un paradigma sempre più rigenerativo.
I dati emersi e i risultati ottenuti sono pubblicati annualmente all’interno dei Legacy Report: per il 2024 ultimata la seconda edizione del documento.
Il percorso continua e il punto di arrivo è ambizioso, ma è stata tracciata la strada per l’evoluzione futura del Giro d’Italia insieme a tutto l’ecosistema, pronti a seguirla passo dopo passo.