Cassano Magnago, 20 maggio 2023 – Dopo l’abbuffata di tornanti, salite, emozioni di ieri sulle Alpi, il Giro-E tira il fiato dal punto di vista ciclistico, ma non da quello della bellezza. Si parte infatti da Stresa, sul Lago Maggiore, per arrivare a Cassano Magnago, dopo 54 chilometri e 250 metri di dislivello, tutto sul percorso Giro. Niente di che, sotto il profilo della fatica, ma che bella la passeggiata lungolago passando per Arona e fino a Sesto Calende, per poi immergersi nel varesotto fino a lambire Gallarate.

La tappa Stresa – Cassano Magnago

Prima porzione di tappa spettacolare, come la città di partenza, Stresa, provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte.

Da Ernest Hemingway a George Clooney, Stresa rimane un luogo dal fascino immutabile che merita una visita slow, niente a che vedere con le ansie del ciclismo. Qui, nella camera numero 106 del Grand Hotel, lo scrittore americano diede forma ad Addio alle Armi, innamorandosi delle atmosfere del Lago Maggiore, in seguito esaltate, ma sulla sponda lombarda, da un altro grande scrittore: Piero Chiara, di Luino. La costruzione della Ferrovia del Sempione, all’inizio del XX secolo, porta Stresa a essere conosciuta internazionalmente e a divenire una celebre stazione turistica, anche grazie alla vicinanza di grandi centri quali Milano e Torino. Ricca di alberghi e dimore storiche, nel suo territorio vanta anche tre delle quattro Isole Borromee: Madre, Bella, Pescatori.

Offre escursioni di ogni livello, passeggiate, trekking, percorsi di mountain bike. Ma per innamorarsene è sufficiente contemplare il lago al tramonto, sorseggiando un Montgomery Martini, e pregustare i bei giorni che verranno.

Il personaggio del giorno – Iader Fabbri

In queste cronache si parla spesso di cibo, ma i ciclisti non hanno granché tempo per mangiare.

Solo la sera possono concedersi i piaceri della tavola, perché il pranzo lo saltano, essendo in sella.

Uno che se ne intende, in materia, è il capitano del team Enel X Way, Iader Fabbri. Biologo, nutrizionista, divulgatore scientifico e autore di varie pubblicazioni, Iader è al suo secondo Giro-E.

“Il Giro-E è un evento sempre più bello e ancora più green”, racconta Iader. “Di anno in anno il miglioramento è continuo e la cura dei dettagli sempre più grande. Gli ospiti sono contenti di vivere una giornata da corridori, si immedesimano molto in questa experience. Tutti mi chiedono consigli su come alimentarsi. Rispondo di puntare molto sulla colazione, poi recupereranno a cena.

È un’esperienza da corridori anche questa: anche per i professionisti è importantissima la colazione, che deve essere abbondante. Niente pranzo, la sera una cena completa. È la dieta del corridore, anche se gli atleti seri durante la tappa integrano, perché loro consumano molto. Noi nelle pedalate elettriche invece non abbiamo un grande dispendio energetico, c’è il motore e in media non fai tantissima fatica. Alle varie hospitality il cibo c’è, ciò che manca è forse una maggiore fonte proteica”.

BiciScuola

Il progetto di edutainment, giunto alla sua 22esima edizione, coinvolge in particolare i bambini delle scuole primarie di primo grado (6-10 anni) situate nelle località attraversate da Giro d’Italia e Giro-E, con l’obiettivo di sensibilizzare i più piccoli all’utilizzo della bicicletta per uno stile di vita sano, al fairplay sportivo, a un’alimentazione equilibrata, all’educazione stradale e alle regole della nuova mobilità sostenibile. A oggi, sono stati coinvolti un totale di 1 milione e 660 mila ragazzi. Dal 4 al 28 maggio 2023 sono attese 2400 classi.

Premiate oggi le seguenti classi vincitrici:

SIERRE: Scuola Primaria del Consolato Generale d’Italia di Ginevra
STRESA (GIRO-E): Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Rebora” di Stresa (VB)
CASSANO MAGNANO: classe 4^A , Scuola Primaria Fermi di Cassano Magnano (VA)

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Appuntamento a domani per la tappa numero 15, San Paolo d’Argon (LVF) – Bergamo.