Tappa
14
Sabato 18
Maggio 2024
40.4 km
Dislivello 150 mt
Tappa adatta a: Neofiti
Partenza tra
Montichiari -
Desenzano del Garda
Montichiari - Desenzano del Garda
info turistiche
Città di:
Montichiari
Panoramica
“Nato” il 23 aprile 1167 il Comune di Montichiari, a lungo dominato dalla Repubblica di Venezia (dal 1428 al 1797) è tra i comuni più estesi della Provincia di Brescia con una superficie di circa 81 kmq; con oltre 26200 abitanti è il terzo Comune del territorio provinciale. È attraversato da nord a sud dal fiume Chiese. Posizionato al confine con il mantovano e a pochi chilometri dal lago di Garda, vanta un aeroporto, l’unico Velodromo coperto d’Italia, strutture sportive di primario interesse. In fatto di emergenze culturali si segnalano il turrito Castello Bonoris di stile Neogotico, il neoclassico Duomo di S. Maria Assunta, il grazioso Teatro Bonoris e ancora la Pieve di S. Pancrazio che rappresenta uno degli edifici del romanico lombardo, il Santuario mariano delle Fontanelle e il Centro Fiera, secondo polo espositivo lombardo. Ha ospitato il Circuito Aereo Internazionale del 1909 e il 1° Gran Premio d’Italia di automobilismo nel 1921; dal 1991 vanta il titolo di città.
Gastronomia
La città può vantare alcuni piatti tipici del territorio, da sempre rinomati e richiesti anche dal turista, si pensi allo spiedo con polenta, una delle specialità che periodicamente vengono servite anche in abbinata a iniziative di solidarietà per sostenere realtà e associazioni. I Malfatti rivestono una loro importanza così come lo stracotto d’asino. Da tempo immemore nelle trattorie della città, soprattutto durante il mercato settimanale del venerdì, è usanza preparare la trippa mentre per quanto concerne l’ambito dolciario il “chisöl”, semplice torta a forma di ciambella, va per la maggiore. Nel 2023 alcune pasticcerie di Montichiari hanno aderito al progetto di “Battito”, dolce che unisce ingredienti del Bossolà bresciano e del Donizetti orobico, in occasione del ruolo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura: parte dei proventi delle vendite è stata devoluta in beneficenza.
Bevande
Se in Veneto è diffuso lo Spritz a Montichiari e più in genere nel territorio bresciano si punta sul Pirlo, bevanda alcolica a base di vino bianco (solitamente il Prosecco) unito al Campari o Aperol. Il Comune aderisce inoltre all’associazione Strada del Vino e dei Sapori “Colli dei Longobardi” che promuove tanto le bellezze storico-artistiche del territorio quanto le produzioni enogastronomiche con un riferimento particolare al mondo vitivinicolo della zona del Montenetto e della Bassa Bresciana Orientale e Centrale.
Punti di interesse
Città storicamente vocata al commercio, con un mercato settimanale del bestiame e ambulante di origini secolari, Montichiari possiede anche eccellenze in ambito storico-artistico culturali con un patrimonio incrementatosi nel corso degli ultimi anni grazie alla creazione del sistema museale di Montichiari comprendente il Castello Bonoris, i musei Lechi e Bergomi, la Pinacoteca Pasinetti, il Palazzo dell’Archeologia e della Storia del Territorio e il museo Storico del Risorgimento. Eretto per volontà del conte Gaetano Bonoris come propria dimora sul finire dell’Ottocento, il Castello omonimo è realizzato sopra i resti di una rocca medievale con annessa chiesa di S. Tomaso fatte abbattere per la nuova costruzione. Dal 1996 è di proprietà comunale come il parco adiacente e il giardino romantico. Nei musei Lechi e Pasinetti sono custodite le insigni collezioni d’arte donate rispettivamente dai conti Luigi e Piero Lechi e da Laura Pasinetti: nel primo caso i dipinti spaziano dal Quattro all’Ottocento con nomi quali Moretto, Ceruti, Procaccini, Magnasco, Foppa, mentre nel secondo caso le opere sono del paesaggista e ritrattista di origini monteclarensi Antonio Pasinetti che ebbe notevole fortuna nella Milano a cavallo tra Otto e Novecento. Al Past è possibile “incamminarsi” nel passato della nostra città con un centinaio di calchi di reperti rinvenuti nel corso degli anni sul territorio ad opera del Gruppo Archeologico Monteclarense. La vita contadina e il mondo agricolo sono protagonisti al Museo Bergomi dove è custodita la collezione di oltre 6 mila oggetti donati dal pittore Giacomo Bergomi al Comune. Infine nel Museo Storico del Risorgimento un’ampia serie di cimeli, alcuni unici nel loro genere, riporta alle tre guerre d’Indipendenza e ai due conflitti mondiali del Novecento. Edificio romanico risalente alla seconda metà del XII secolo, la Pieve di S. Pancrazio è stata costruita su preesistenze dell’epoca dell’Alto Medioevo e custodisce alcune opere d’arte pregevoli come l’affresco “San Pancrazio a cavallo” del Romanino (1527 circa). L’imponente Duomo di S. Maria Assunta, la cui posa della prima pietra è del 1729, è la chiesa più grande della città e sorge tra le due piazze Treccani e S. Maria: vanta, tra l’altro, una pregevole pala del Romanino (L’Ultima Cena) risalente al 1542-1543 oltre all’Assunzione della Vergine, capolavoro tardo settecentesco di Giuseppe Pirovani. Anche in ambito paesaggistico la città suscita interesse per il turista con un ampio percorso pedonale e ciclabile lungo il fiume Chiese e sui sei colli che dominano la città, tra i quali San Giorgio, luogo storico dove ancora oggi sorge, inglobata in un edificio agricolo, una chiesa di epoca longobarda. Da marzo a novembre Montichiari ospita presso il Centro Fiera manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale.
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Desenzano del Garda
Panoramica
Infinitamente brillante e radiosa, poliedrica e dilettevole, Desenzano del Garda si trova in una posizione strategica dal punto di vista geografico e delle infrastrutture: dispone infatti di un collaudato ed autorevole collegamento ferroviario, lo stesso a renderla cardine per il raggiungimento delle vicine Milano, Brescia, Verona e Mantova. Dispone di un’uscita autostradale che in due minuti conduce al centro e al lungolago.
Gastronomia
Un’esperienza totale abbraccia le proposte desenzanesi a tavola, a partire dai numerosi agriturismi che arricchiscono l’entroterra e che offrono buon cibo a contatto con la natura. Primi piatti, carne e piatti di pesce di lago sempre di alta qualità.
Alimento principe della cucina gardesana è proprio il pesce di lago. Qui, in un ambiente ad alta pescosità, si trovano trote, anguille, coregone, luccio, pesce persico, il raro carpione e, da inizio estate, sardine e alborelle. Le strutture ristorative, dal centro storico, al lungolago e fino alle frazioni, sono ricche di ricette che ne esaltano il gusto e il sapore.
Altra perla del territorio di Desenzano e del Garda è l’olio extra vergine d’oliva DOP, caratterizzato da un bassissimo grado di acidità, che lo rende piuttosto digeribile e per questo molto ricercato. Sono presenti frantoi storici che lavorano molto sulla qualità della produzione e che negli anni si sono affermati come una garanzia di prestigio per la Capitale del Garda.
Impossibile non citare il Grana Padano che ha sede proprio a Desenzano e che ha ormai consolidato la sua posizione di leader internazionale nella produzione e distribuzione del suo formaggio. Adatto a qualsiasi tipo di pasto, il Grana è un’eccellenza e un orgoglio italiano, da assaporare ad un aperitivo in compagnia, come merenda o a tavola per pranzo o per cena.
Bevande
• Il Lugana: è la prima DOC della Lombardia e tra le prime in Italia: si tratta di un prodotto che ribadisce a ogni sorso tutta la sua identità, derivante dal vitigno che lo contraddistingue, la vera ricchezza da cui nascono le tipologie del Lugana.
• Garda Classico Chiaretto DOC: il Chiaretto si differenzia dagli altri rosé per la sua aromaticità floreale e di frutti di bosco, accompagnato da una piccola punta acida e fresca. Si abbina alla perfezione a pesce di lago, lumache, rane, carni bianche, antipasti, verdure e salumi dolci. È ideale anche come vino da fuori pasto e aperitivo.
• Garda Classico Bianco DOC: il Garda Classico Bianco si compone del 70% da uve di Riesling Italico e Riesling Renano. Si tratta di un vino secco, energico e nobile, con note aromatiche.
• Garda Classico Rosso e Rosso Superiore DOC: il Garda Classico Rosso è un vino di buona struttura, dal colore rosso rubino brillante. Ha un profumo vinoso, fruttato da giovane e speziato se invecchiato. Il sapore è sapido, fine, salino.
• Garda Classico Groppello e Groppello Riserva DOC: ottenuti dalla varietà più tipica della zona, il Groppello, questi vini sono caratterizzati da un colore rosso rubino brillante e da un profumo fruttato e leggermente speziato. Il gusto è sapido e vellutato, con fondo ammandorlato.
• San Martino della Battaglia DOC: è un vino bianco secco, prodotto con uve di Tocai friulano, dalle sfumature gialle citrino, con toni caldi e dorati, con pallidi riflessi di un leggero verde. Il profumo è intenso e fresco, con fondo gradevolmente amarognolo.
Punti di interesse
• Oasi San Francesco: l’area umida San Francesco, presenta caratteristiche peculiari di significatività in quanto rappresenta uno dei rarissimi esempi di ambiente ripario benacense. Una serie quasi fortuita di eventi, quali la proprietà comunale di parte della zona a prato e la proprietà privata limitrofa all’area per anni non utilizzata, ha permesso in primis la conservazione del sito; negli ultimi anni l’impegno di professionisti, del Comune e delle associazioni ambientaliste ha quindi consentito di porre sotto vincolo l’area MONUMENTO NATURALE riconosciuto dalla Regione Lombardia nel 2008, proprio in virtù della presenza di un elevato grado di diversificazione biologica
• Castello Medievale: il castello che domina la città, sorto forse su un castrum romano a difesa delle invasioni barbariche, fu ricostruito in epoca comunale e rafforzato nel XV secolo, quando racchiudeva 120 case ed una chiesa dedicata a S. Ambrogio. Dell’antico castello rimangono alcuni tratti di cortine murarie con merli sgretolati fra le quattro torri angolari mozze, ad eccezione di quella sullo spigolo a nord-est che, fino al 1940, funzionò come specola. Dalla sua terrazza si gode uno dei più bei panorami del Garda.
• Villa Brunati: edificata alla fine del ‘500 da monsignor Giacomo Roveglio come luogo di villeggiatura sulla preesistente costruzione rurale di epoca medioevale, è ora sede della biblioteca civica dedicata al poeta e librettista Angelo Anelli nato a Desenzano nel 1761. Nelle sue prestigiose sale, che custodiscono oltre 30.000 volumi ed un settore multimediale, vengono periodicamente organizzati eventi culturali, mostre, incontri con gli autori, manifestazioni, letture, ecc. Alcune sale della biblioteca sono disponibili per l’utilizzo da parte di terzi.
• Villa Romana: edificata alla fine del I secolo a.C. è venuta alla luce nel 1921. L’area archeologica oggi dista circa 70 metri dal lago, ma la villa un tempo si affacciava direttamente sull’acqua con moli e attracchi. Gli oltre 240 mq di mosaici policromi di pregevole fattura rappresentano scene con amorini vendemmianti o su bighe in corsa, menadi e satiri, animali selvatici, allegorie.
• Museo XX Secolo: il Museo XX secolo è allo stesso tempo un luogo per tenere al sicuro testimonianze del passato, che un accesso per tutti a quelle cose che altrimenti rimarrebbero coperte dalla polvere, in un angolo della memoria o dimenticate. Sono raccolti oggetti del periodo che va dalla Prima Guerra Mondiale fino al 1960 circa: documenti storici, materiale fotografico, oggettistica, uniformi femminili, divise, materiale rotabile, attrezzature di difesa civile ed altro ancora.
• Parco del Risorgimento: la Torre di San Martino: il complesso monumentale ricorda la battaglia qui combattuta il 24 giugno 1859 tra l’esercito austriaco e quello Franco-Piemontese. All’ingresso della torre, alta 64 metri, il visitatore è accolto dalle statue dei protagonisti dell’unità d’Italia, mentre gli affreschi disposti lungo la rampa ripercorrono gli episodi del Risorgimento. Dalla terrazza si gode di un ampio panorama. Il Museo espone armi, cimeli e documenti, oltre a oggetti d’uso dei soldati. Nella cappella-ossario sono raccolte le ossa di migliaia di caduti. Il parco è sede di una spettacolare rievocazione storica della Battaglia.
• Sito archeologico del Lavagnone: la campagna di scavi ha portato alla luce molto materiale di uso domestico: piatti, anfore, vasi risalenti al secondo millennio avanti Cristo. Fu portato alla luce anche l’impianto di una palafitta, ma la scoperta in assoluto più importante fu quella dell’aratro con parte del giogo che rappresenta l’unico esemplare esistente al mondo di tale attrezzo agricolo per l’epoca preistorica e che è fatto risalire appunto all’età del bronzo (2000 a. C. circa).
• Museo Civico Archeologico “Giovanni Rambotti”: Il Museo conserva uno straordinario patrimonio archeologico dell’età del bronzo che documenta il vasto e complesso processo di insediamento palafitticolo sulle sponde del lago di Garda e nei bacini inframorenici.
• Galleria Civica Giovanni Bosio: la Galleria civica è luogo di mostre temporanee ed esposizioni artistiche. È situata nel centrale Palazzo Todeschini, solenne edificio dell’architetto bresciano Giulio Todeschini eretto nel 1580 di fronte al porto vecchio. La Galleria si trova nella centralissima Piazza Malvezzi, dove è situato anche il monumento più rappresentativo di Desenzano, ovvero la statua di Sant’Angela Merici, patrona della Città.
• Il faro, la diga foranea e il porto di Desenzano: sappiamo da documenti di archivio che la lanterna del faro, costituita da un apparecchio diottrico funzionante a petrolio restò in funzione fino al 1903, quando si adottò per esso l’illuminazione elettrica, già introdotta nell’abitato di Desenzano dal 1899.
• Duomo: la chiesa attuale, dedicata a S. Maria Maddalena, fu costruita sui resti dell’antica pieve tra il 1586 al 1611 su progetto dell’architetto Giulio Todeschini. Nella cappella del SS. Sacramento si può ammirare “L’ultima cena”, notevole opera di G.B. Tiepolo del 1738.
• Parco dell’Idroscalo: il “Parco dell’Idroscalo” si estende su una superficie corrispondente all’area verde della Spiaggia d’Oro, con la caratteristica di collegare il percorso pedonale a lago Desenzano-Rivoltella con la passeggiata ciclo-pedonale di viale Motta e via Dal Molin. Un accesso pedonale è stato aperto verso nord e consente l’accesso diretto a lago.