Tappa
9
Domenica 12
Maggio 2024
50.6 km
Dislivello 700 mt
Tappa adatta a: Principianti
Partenza tra
Bacoli -
Napoli
Bacoli - Napoli
info turistiche
Città di:
Bacoli
Panoramica
Bacoli è una cittadina partenopea di 27000 abitanti situata nei Campi Flegrei, fondata in epoca Romana, deve il suo nome alla leggenda di Ercole. Infatti, secondo la mitologia greca Ercole, al termine della sua decima fatica si stanziò in questo luogo per far riposare i buoi che aveva sottratto a Gerione. Da questo soggiorno si originò la credenza popolare secondo cui venne costruito un tempio in onore di Ercole denominato Bovalio, da qui il nome “Bauli”, oggi Bacoli.
In epoca romana Bacoli divenne un importante punto di collegamento tra Cuma e Puteoli, base dell’importantissima Militum Schola, nonché sede prediletta di numerose ville sfarzose in cui i patrizi si dedicavano all’otium godendo delle acque termali e dell’amenità dei luoghi.
La dominazione romana permette alla Città di Bacoli di vantare numerosi siti archeologici di particolare pregio, tra cui: la Piscina Mirabilis, le Cento Camerelle, il Parco Archeologico di Baia Sommersa, la Tomba di Agrippina ed il Sacello degli Augustali.
Il patrimonio artistico del territorio non si ferma all’epoca classica, ed infatti, vi sono diverse epoche di opere borbonica, una tra tutta la Casina Vanvitelliana progettata da Luigi Vanvitelli, casino di caccia della Casa Reale Borbonica.
Terra Ardente
Il territorio di Bacoli è fortemente caratterizzato dalle caratteristiche vulcanologiche della caldera dei Campi Flegrei, infatti insistono sul territorio due laghi di origine vulcanica, il lago Miseno ed il lago Fusaro che rientrano nei Siti di Interesse Comunitario sul piano ambientale.
Inoltre, la zona è interessata dall’affascinante fenomeno del bradisisimo che determina cicli di abbassamento e sollevamento del suolo, tale fenomeno ha garantito la conservazione di un luogo unico nel mondo: il Parco Archeologico di Baia Sommersa. Una vera e propria Atlantide romana, visitabile attraverso sommergibili, imbarcazione oppure facendo snorkeling osservando mosaici, ville e statue romane. Un’esperienza unica.
Ed ancora, la vivacità vulcanica del territorio ha permesso lo sviluppo di diverse strutture termali dove poter trascorrere piacevole giornate in serenità, in aqua salus!
Mare
Caratteristica fondamentale di Bacoli è il mare, dai numerosi stabilimenti balneari adatti per tutte le età, con una sabbia fine e fondali bassi a calette suggestive come il famoso Schiachiettello, famoso in tutto la provincia per la sua acqua cristallina.
Punti di interesse
Piscina Mirabile e Cento Camerelle
La Piscina Mirabile, o Mirabilis, è la più imponente cisterna di epoca romana mai rinvenuta fino ad oggi. È la struttura terminale dell’antico acquedotto voluto dall’Imperatore Augusto per far confluire l’acqua proveniente dalle sorgenti di Serino, in Irpinia, e rifornire non solo le principali città campane, da Pompei fino a Neapolis, Puteoli e Cuma, ma anche e soprattutto la flotta romana di Miseno. Viene qualificata con l’aggettivo Mirabile per le straordinarie dimensioni della sua intera struttura idraulica che, scavata nel tufo ad una profondità di oltre 15 metri, la rendono simile ad una vera e propria Cattedrale sotterranea.
CASTELLO DI BAIA
Il Castello di Baia, nasce su un promontorio di 51 m sul livello del mare, che domina la perla flegrea, è attualmente la sede del “Museo dei Campi Flegrei”. Il castello in questione nasce sui resti di una villa romana che risale all’età tardo-repubblicana, trasformata in età flavia, e che per molti archeologi era la residenza estiva di Giulio Cesare. Recenti indagini archeologiche, hanno riportato alla luce, all’intero del Parco Monumentale dell’Oasi di Baia, dei reperti hanno smentito categoricamente la tesi della proprietà di Cesare della villa, affidandola invece a Nerone.
CHIESA SANT’ANNA
La Chiesa di Sant’Anna, con il suo campanile, svetta sul paesaggio della città di Bacoli da oltre tre secoli. Col passare degli anni è divenuta il simbolo non solo del culto religioso bacolese, in onore della madre della Vergine Maria, ma simbolo anche di tutta la città di Bacoli. Una chiesa ben visibile e ammirabile da diversi angoli del paese: dalle sponde del Lago Miseno al litorale di Miliscola, percorrendo Via Panoramica, di ritorno dal Comune di Monte di Procida, e percorrendo la discesa della cosiddetta via “scavezzacollo” (sullo stradario “Via Mozart”, ex “Via Cupa Salemme”).
CASINA VANVITELLIANA
La Casina Vanvitelliana rappresenta insieme al Giardino Inglese e la Reggia di Caserta e la Villa di Chiaia (oggi Villa Comunale di Napoli), una delle ultime opere di Carlo Vanvitelli (1782), commissionate sempre dalla dinastia reale dei Borbone. Oltre all’intera genealogia dei Borbone di Napoli, vi hanno messo piede anche i re d’Italia Umberto I e Vittorio Emanuele III nonchè il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Nell’immaginario collettivo è altresì conosciuta come La casa di Pinocchio, per la somiglianza con la casa della Fata Turchina nel “Pinocchio” di Comencini del 1972. In molti, per anni, hanno attribuito quelle scene del film alla Casina Vanvitelliana, le quali, invece, furono girate sul Lago di Martignano a Viterbo
BAIA SOMMERA
Baia, nei Campi Flegrei, in provincia di Napoli, al tempo degli antichi romani divenne una fiorente stazione climatica, nei pressi dell’ importante porto commerciale di Portus Julius e l’imponente insediamento della flotta militare di Capo Miseno. In questa zona da millenni esiste il fenomeno del bradisismo, dovuto all’azione vulcanica del territorio, che ha causato l’inabissamento di parte delle importanti rovine. Terme imperiali, preziosi mosaici, sinuose statue e pavimenti in marmo sono stati ritrovati sott’acqua.
A protezione di tutto ciò, nel 2002 è stata creata l’AREA MARINA PROTETTA di Baia: Parco Archeologico Sommerso dal valore storico e culturale ineguagliabile. Ci sono 8 percorsi subacquei, che vanno dai 3 a massimo 13 mt. di profondità, adatti quindi sia per lo SNORKELING, sia per SCUBA DIVING ( immersioni subacquee per subacquei brevettati dal livello principiante in su), che per le immersioni per principianti TRY SCUBA.
Napoli
Panoramica
Napoli è una delle città più popolose d’Italia e ad oggi conta circa un milione di abitanti.
Fin dall’Antichità è stata una città multiculturale, meta ambita da tante popolazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli e ne hanno via via plasmato l’aspetto e la cultura. Passeggiare nel cuore della città antica è un po’ come ripercorrere le diverse tappe della sua storia. Infatti, tra i lunghi e caratteristici vicoli, le architetture delle chiese e antichi palazzi nobiliari, sono evidenti tante stratificazioni che testimoniano di diverse influenze storico-artistiche. Non a caso nel 1995 il Centro storico di Napoli è stato dichiarato dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”.
Tra le strade più famose del centro da percorrere vi è sicuramente Spaccanapoli, una lunga arteria che, vista dall’alto della collina del Vomero, sembra dividere in due il centro antico e poi via San Gregorio Armeno nota per le antiche botteghe artigiane di arte presepiale. Non può mancare una tappa al Duomo dove la cappella del tesoro di S. Gennaro è considerata uno dei capolavori del barocco.
Gastronomia
Se c’è una specialità che immediatamente viene associata alla gastronomia partenopea, questa è sicuramente la pizza. La più nota e classica variante “margherita” con basilico, pomodoro e fior di latte è ormai affiancata dalle nuove e più sofisticate varianti “gourmet” condite con gli ingredienti più disparati in grado di accontentare tutti i palati. A Napoli la pizza è una cosa seria, quando si parla dell’attività dei pizzaioli si parla di “arte”. E come tale non si improvvisa ma è fatta di procedure e gesti ben precisi che si tramandano di bottega in bottega. Non a caso nel 2017 l’arte dei pizzaioli napoletani è stata dichiarata “patrimonio immateriale dell’umanità”. È stato dunque riconosciuto il forte valore culturale e identitario della pizza che è considerata come marchio di “napoletanità”.
Ma il turista che viene in città, volendo assaggiare i prodotti della tradizione ha solo l’imbarazzo della scelta. Un altro prodotto tipico è il cosiddetto “casatiello” una torta rustica, impastata con pepe e sugna, ripiena di salumi, uova e formaggi. Si prepara in occasione della Pasqua ed è immancabile nelle classiche gite fuori porta di Pasquetta.
In realtà, anche la pasticceria napoletana è variegata. Non può, infatti, mancare una tappa in una delle tante pasticcerie per assaggiare i dolci tipici come il celebre babà, nella sua variante classica con rhum o con l’aggiunta di panna, crema o cioccolato; oppure le sfogliatelle nella duplice variante a forma di conchiglia detta “riccia”, fatta con pasta sfoglia oppure la versione tonda in pasta frolla. Da provare sono anche le versioni “gelato” che ripropongono i gusti di questi dolci tanto amati ma in versione decisamente estiva.
Bevande
Il caffè è sicuramente uno dei simboli della città di Napoli. Apprezzata per la sua virtù rinvigorente è, in realtà, molto più di una semplice bevanda. Offrire un caffè o semplicemente berlo in compagnia ha un valore simbolico, è un atto di cortesia, un gesto di amicizia. Il caffè è un pretesto per accorciare le distanze e iniziare una conversazione.
A Napoli vi è l’usanza del caffè sospeso. Quando si consuma al bar ne viene pagato uno in più che resta “in sospeso” per un futuro avventore che ne farà richiesta. In questo modo il caffè viene offerto anche a chi non può permetterselo.
Sebbene sia apprezzato in tutte le sue varianti, il modo più tradizionale per prepararlo è l’utilizzo della cosiddetta “cuccuma”, la tipica caffettiera napoletana. È composta da due contenitori sovrapposti, uno si riempie con il caffè e l’altro con l’acqua. Quando questa arriva ad ebollizione, bisogna capovolgere la caffettiera in modo che l’acqua possa filtrare attraverso la polvere di caffè. Durante questo procedimento è buona abitudine coprire il beccuccio della caffettiera con un “coppetiello” ossia un conetto di carta in modo tale da non far disperdere l’aroma del caffè. Ce lo insegna Eduardo de Filippo nella celebre commedia Questi fantasmi.
Punti d'interesse
Sono sempre più numerosi i turisti che, da ogni parte d’Italia e del mondo, decidono di visitare Napoli durante tutto l’anno. La città offre ai visitatori un vasto patrimonio storico e artistico che ne fa una delle tappe principali del turismo culturale. Attraverso i suoi musei, le innumerevoli chiese, gli antichi palazzi nobiliari, i vicoli caratteristici, Napoli racconta la sua storia millenaria fatta di incroci di popoli e civiltà che hanno lasciato la loro impronta nella cultura locale.
La sua bellezza però non viene solo dal passato. La città sa anche essere terreno fertile per le novità aprendosi alla modernità.
Una delle esperienze più significative in tal senso è data dall’inaugurazione delle stazioni della linea 1 della metropolitana, cosiddette stazioni dell’arte. Al loro interno sono state collocate delle opere di artisti contemporanei e le stesse stazioni sono state progettate da architetti di fama internazionale. Non a caso sono state denominate dei “musei obbligatori” perché i passeggeri che transitano nelle stazioni diventano inevitabilmente fruitori di opere d’arte contemporanea e non solo. Infatti all’interno di alcune stazioni sono stati riportati alla luce delle strutture antiche risalenti al periodo greco-romano.
Anche nei suoi caratteristici vicoli, è un’esplosione d’arte. Ai famosi Quartieri Spagnoli o nel popolare quartiere Sanità è possibile seguire dei veri e propri itinerari turistici alla scoperta della street art che si sta mano mano diffondendo anche nei quartieri periferici grazie ai murales realizzati dall’artista napoletano Jorit. I suoi ritratti si caratterizzano per il forte realismo con cui sono raffigurati personaggi noti legati alla cultura partenopea. Tra questi, anche il patrono San Gennaro raffigurato sulla facciata di un palazzo a due passi dal Duomo dove sono custodite le sue reliquie.